Wunderkammer: Francesco Mosso tra bohème e scapigliatura
- Mostra
- 24 Maggio 2012 - 30 Settembre 2012
Nella Wunderkammer della GAM, lo spazio dedicato all’esposizione del patrimonio grafico del museo, si inaugura il 24 maggio una mostra di rari disegni di Francesco Mosso (Torino 1848 – Rivalta 1877), una delle voci più interessanti nel panorama del secondo Ottocento piemontese. Entrato precocemente in contatto con il moderno ambiente della scapigliatura milanese, Mosso cercò in tal modo di emanciparsi dalla soffocante realtà torinese. Carattere complesso e inquieto, sempre in bilico tra tensione creativa e scoraggiamento, prese parte nonostante la sua breve vita – fu stroncato dal tifo a soli 29 anni – ad importanti esposizioni nazionali e soggiornò a Roma entrando in contatto con Cesare Maccari. Sotto la supervisione di questo artista già celebre, Mosso dipingerà la sua unica grande opera, La femme de Claude (L’adultera), esposta alla Promotrice torinese e acquistata per il Museo Civico nel 1877. Il dipinto attesta la sua capacità di rinnovare la pittura di figura sia nella scelta del soggetto, conturbante, sia nello stile, per la teatralità dell’impianto luministico e per la definizione pittorica, al tempo stessa veristica e visionaria, soluzioni che anticiperanno scelte future: basti pensare al quadro Asfissia! dipinto nel 1884 da Angelo Morbelli. L’opera traendo spunto da un fatto di cronaca - l’omicidio-suicidio di due amanti - andava recuperando il taglio narrativo e l’atmosfera chiusa e rarefatta della calibrata mise-en-scène di Mosso, esasperando ancor più la tensione contenuta nella visione oggettiva del reale.
La selezione dei fogli presentata nella Wunderkammer, giunti in Museo grazie al lascito di Vittorio Avondo (1836-1910), è di poco precedente l’esecuzione di quella tela e testimonia, insieme alla qualità del tirocinio da lui compiuto presso l’Accademica torinese, dove fu allievo di Andrea Gastaldi ed Enrico Gamba, l’ansia di sperimentare nuove direzioni di ricerca. Alla raffinata tessitura grafica, dove attraverso il chiaroscuro egli giunge ad una sapiente resa dei volumi, fa riscontro la forte energia vitale che traspare da queste splendide figure. Accanto agli studi di teste virili, spicca la serie con testine di bambina dalla dimensione affettiva familiare che mostra un vincolo intimamente stretto con il vero e lascia intravedere come Mosso utilizzi il medium grafico per afferrare l’idea di forma. L'esposizione è curata da Monica Vinardi, storica dell’arte che, dopo aver conseguito il dottorato di ricerca su Vittore Grubicy presso l'Università di Firenze, si è distinta per l'originalità e la qualità di ricerche e approfondimenti legati alla Scapigliatura, al Divisionismo e al Simbolismo italiano.
I restauri dei disegni e la mostra sono realizzati grazie al contributo del Lions Club Torino Regio, che ha generosamente deciso di sostenere, a partire da questo primo appuntamento, le iniziative espositive che si svolgeranno nella Wunderkammer. Il progetto è curato da Virginia Bertone, conservatore della GAM, ed è strettamente legato alla realizzazione in fieri del Gabinetto Disegni e Stampe all’interno del Museo.
La selezione dei fogli presentata nella Wunderkammer, giunti in Museo grazie al lascito di Vittorio Avondo (1836-1910), è di poco precedente l’esecuzione di quella tela e testimonia, insieme alla qualità del tirocinio da lui compiuto presso l’Accademica torinese, dove fu allievo di Andrea Gastaldi ed Enrico Gamba, l’ansia di sperimentare nuove direzioni di ricerca. Alla raffinata tessitura grafica, dove attraverso il chiaroscuro egli giunge ad una sapiente resa dei volumi, fa riscontro la forte energia vitale che traspare da queste splendide figure. Accanto agli studi di teste virili, spicca la serie con testine di bambina dalla dimensione affettiva familiare che mostra un vincolo intimamente stretto con il vero e lascia intravedere come Mosso utilizzi il medium grafico per afferrare l’idea di forma. L'esposizione è curata da Monica Vinardi, storica dell’arte che, dopo aver conseguito il dottorato di ricerca su Vittore Grubicy presso l'Università di Firenze, si è distinta per l'originalità e la qualità di ricerche e approfondimenti legati alla Scapigliatura, al Divisionismo e al Simbolismo italiano.
I restauri dei disegni e la mostra sono realizzati grazie al contributo del Lions Club Torino Regio, che ha generosamente deciso di sostenere, a partire da questo primo appuntamento, le iniziative espositive che si svolgeranno nella Wunderkammer. Il progetto è curato da Virginia Bertone, conservatore della GAM, ed è strettamente legato alla realizzazione in fieri del Gabinetto Disegni e Stampe all’interno del Museo.