Stefano Bricarelli. Fotografie
- Mostra
- 15 Luglio 2005 - 18 Settembre 2005
Nel 1998 veniva perfezionato l’atto di donazione tra la Città di Torino e la Signora Carla Bricarelli di un importante fondo fotografico: quello di Stefano Bricarelli, uno dei più importanti testimoni della storia della fotografia torinese e nazionale del XX secolo.
Più di 40.000 fototipi venivano ad arricchire il già consistente patrimonio dell’Archivio Fotografico dei Musei Civici, ora consegnato alla Fondazione Torino Musei.
Da questo imponente fondo, e con il contributo fattivo della figlia Carla, sono state scelte 100 fotografie selezionatissime, che ci aiuteranno a ripercorrere il cammino, lo sguardo di Stefano Bricarelli . La sua opera sarà documentata dagli esordi, del primo decennio del ‘900, sino agli anni settanta.
Verranno esposti i vintage degli scatti relativi ai primi paesaggi (le famose stampe alla gomma) intorno al ’10; le giovani figlie della nobiltà e della borghesia nei loro ritratti ufficiali; le foto di cronaca, non scevre di sperimentalismi; quelle dei suoi viaggi, compreso quello, fortunato, statunitense del ’36; un documento relativo a servizi celebri, come quello dedicato a Mussolini nel ’38, fino alle straordinarie riprese dedicate alle automobili, ed alle prime prove di colore.
Stefano Bricarelli (Torino, 1889-1989), inizia a fotografare già nel 1904, e diviene membro della Società Fotografica Subalpina dal 1908. Nel 1924 acquista la rivista “Il corriere fotografico” trasferendola da Milano a Torino, pubblica l’annuario “Luci e Ombre” e nel 1926 fonda la rivista “Motor Italia”, prima fortunata pubblicazione nazionale di automobilismo, che dirigerà per cinquant’anni. Nel 1927 abbandona la professione di avvocato per dedicarsi alla sua nuova attività di giornalista professionista e di fotografo, divenendo ben presto uno dei più celebri protagonisti di questo mezzo espressivo.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo interamente a colori, edito dalle edizioni della Fondazione Torino Musei, contenente un saggio introduttivo di Pierangelo Cavanna, curatore della mostra.
L’esposizione è realizzata grazie al sostegno dell’Associazione Amici Torinesi dell’Arte Contemporanea.