Nuova esposizione di opere nella Galleria Cinese
- Mostra
- 17 Maggio 2016 - 4 Settembre 2016
Rotazione di legni dipinti e laccati
Il MAO Museo d’Arte Orientale dispone di una rara e pregevole collezione di oggetti lignei – dipinti o laccati – provenienti da contesti funerari del regno di Chu – una delle entità politiche e culturali più importanti della Cina arcaica – che governò buona parte della Cina meridionale durante il periodo Zhou (1046-221 a.C.). Si tratta di opere molto delicate, antiche di 2200-2500 anni, che vengono esposte a rotazione in una sala a loro destinata nel percorso della galleria cinese, al primo piano del museo.
A oltre un anno dal riallestimento del primo piano, e in concomitanza con la mostra “Meraviglie dello Stato di Chu” (Este/Adria/Venezia, fino al 25 settembre 2016), il MAO propone una rotazione conservativa di tali oggetti. A partire dal 17 maggio si potranno nuovamente ammirare opere che erano inserite nel precedente allestimento, insieme a una statuina di attendente che viene presentata per la prima volta al pubblico a seguito di un’approfondita indagine diagnostica. È stata ricavata da un unico pezzo di legno della famiglia delle lauracee, e presenta tracce di pigmento rosso a base di cinabro. Dal punto di vista stilistico risale al V-III secolo a.C., e la sua importanza storico-culturale risiede soprattutto nell’essere un esemplare dei più antichi mingqi, gli “oggetti luminosi” che accompagneranno simbolicamente il defunto nelle tombe dell’alta società dalla fondazione del Primo Impero (221 a.C.) in poi.
Il profondo e arcano valore simbolico di questi oggetti è rappresentato dalla scultura composita di una creatura protettrice della tomba (IV secolo a.C.), con gli occhi sporgenti e la lingua pendente, dotata di un palco di vere corna di cervo. Gli oggetti laccati più antichi sono due coppe ovali da libagione del VI o V secolo a.C., mentre il più prezioso come intaglio e tecnica di laccatura è un cofanetto di servizio per bevande (IV secolo a.C) con teste feline e coperchio dalle sembianze mostruose. Conclude l’esposizione una coppia di vasi laccati più tardi, utilizzati come contenitori di bevande alcoliche offerte al defunto.