Una vita, molte leggende. Teodora di Bisanzio santa e diavolessa
- Attività
- 10 Luglio 2023
Conferenza con Paolo Cesaretti, Università degli Studi di Bergamo
10 luglio ore 17
Teodora, la più famosa tra le donne di Bisanzio, visse circa 50 anni, dal 500 al 548, e passò metà della sua vita sul trono al fianco dello sposo Giustiniano (secondo alcune interpretazioni, fu una sua vera e propria “collaboratrice”), lasciando un marchio indelebile sul mondo di allora, sospeso tra Oriente e Occidente oltre che tra Tarda Antichità e Medio Evo. Ma forse ancor più profondo e duraturo è il segno da Teodora impresso negli immaginari collettivi di tante tradizioni culturali diverse e a prima vista incompatibili. Il decadentismo europeo la celebra come archetipo della femme fatale, le tradizioni cristiane ortodossa e monofisitica la elevano nel corso dei secoli all’onore degli altari, mentre la Controriforma cattolica la assimila a una “furia infernale”. Gli stessi scrittori di epoca giustinianea ora la esaltano come “la più intelligente di tutti e di sempre”, ora la denigrano come una “rovina dell’umana stirpe”, e quest’ultimo accento risuona nelle voci di Gibbon e di Voltaire. In anni recenti la cultura femministica fa di Teodora una sua “icona”, mentre il mosaico ravennate che la ritrae con il suo seguito continua a incantare migliaia di visitatori. Sulle ragioni e sugli intrecci di questo caleidoscopio storico-culturale interviene – con il corredo di alcune immagini significative - Paolo Cesaretti, che all’epoca di Teodora e di Giustiniano ha dedicato un’ampia serie di pubblicazioni.
Paolo
Cesaretti è professore associato di Civiltà Bizantina presso l’Università di
Bergamo. Condirettore scientifico del periodico di cultura greca “Periptero” (Atene),
è membro di numerosi comitati scientifici, associazioni e accademie in Italia e
all’estero. Le sue
pubblicazioni, molte delle quali apparse o tradotte all’estero, comprendono
edizioni critiche, testi di scavo, monografie, traduzioni commentate di testi
bizantini (con particolare riferimento all’agiografia e alla storiografia), classici
della bizantinistica novecentesca, articoli scientifici, opere di consultazione
sul patrimonio linguistico e mitologico classico.
La sua Teodora.
Ascesa di una imperatrice(Mondadori, Milano 2001; nuova ed. Bolis, Azzano
P. Paolo [BG] 2021) è stata tradotta in otto lingue straniere e gli è valsa il
Premo Grinzane Cavour per la saggistica (2002). Ulteriori riconoscimenti e
traduzioni hanno avuto due altre opere di narrative non fiction legate a
Bisanzio: L’impero perduto (Mondadori, Milano 2006) e Le quattro
mogli dell’imperatore (Mondadori, Milano 2015).
Ha maturato
una lunga esperienza nel mondo giornalistico e soprattutto editoriale sin dagli
anni universitari. Le sue collaborazioni con quotidiani e periodici vertono su
temi legati, oltre che alla cultura bizantina e alla persistenza della cultura classica,
anche all'attualità politico-culturale.
Ingresso libero
fino a esaurimento posti
Prenotazione consigliata: t. 011 4429629 (da lunedì a venerdì, orario 9,30-13 e
14-16)
e-mail:madamadidattica@fondazionetorinomusei.it