Domenico Morelli
- Mostra
- 20 Dicembre 2001 - 3 Febbraio 2002
La mostra intende valorizzare un prestigioso e pressoché inedito fondo di disegni di Domenico Morelli (Napoli 1823-1901), caposcuola della pittura napoletana e personalità tra le più originali e complesse del secondo Ottocento italiano.
Recentemente entrato a far parte delle raccolte grafiche della GAM di Torino, il fondo ammonta a circa 1500 disegni giunti nelle collezioni museali grazie al generoso legato disposto dal nipote dell'artista, l'ingegnere architetto suo omonimo, Domenico Soldiero Morelli (Napoli 1900 - Torino 1998). Distinto e coltissimo professionista, è stato figura di riferimento dell'architettura civile torinese, legato da profonda amicizia con Levi-Montalcini, Barelli, Perona e Passanti.
Il legato disposto dall'arch. Morelli è stato ulteriormente arricchito dai suoi eredi con la donazione di 17 album di schizzi, sempre di mano del Morelli, e 250 stampe fotografiche storiche e documentarie.
Oltre ai circa cento fogli che sarà possibile ammirare in mostra, il pubblico avrà a disposizione alcune postazioni informatiche, che consentiranno di sfogliare il corpus nella sua interezza e di accedere a tutti gli apparati informativi, o ancora compiere ricerche guidate o libere grazie ad un potente motore di ricerca.
L'esposizione, che coincide con il primo centenario della morte dell'artista, trae infatti occasione dal completamento della schedatura informatizzata del fondo, che ha offerto un'ampia gamma di spunti di riflessione e di approfondimento. Il progetto costituisce una tappa di particolare rilievo all'interno di un impegnativo progetto di catalogazione complessiva dei fondi grafici del Museo, cui contribuisce la Regione Piemonte grazie ad una specifica Convenzione.
Il percorso espositivo è volto a far apprezzare la sapienza grafica di Morelli, che i disegni testimoniano a partire dalle molte tecniche che vi sono rappresentate (matita, penna e inchiostri, acquerelli, bozzetti rilevati a biacca, bistro e seppia ecc.) e il paziente lavoro di ricerca che ha permesso in molti casi di ritrovare la relazione tra i disegni e le opere pittoriche di riferimento, come nel caso degli schizzi per celebri capolavori come le Tentazioni di Sant'Antonio, il Tasso ed Eleonora, i Vespri Siciliani.
Bozzetti, prime idee, studi per possibili varianti offrono la conferma di una procedura di lavoro all'interno della quale i disegni costituivano tasselli insostituibili del processo creativo morelliano. Accanto a questo tema, la mostra darà conto delle diverse tipologie dei materiali presenti nel fondo: dagli studi di figura al filone più raro degli affetti e dei sentimenti privati, attraverso un nucleo di schizzi dedicati alla moglie e ai figli.
Oltre ai disegni e al bronzo originale del Ritratto di Domenico Morelli di Vincenzo Gemito la donazione comprende sette superbi dipinti di Domenico Morelli: alcuni ritratti dei famigliari, un bozzetto dell'Arresto di Gesù (Giuda vede Cristo arrestato a Getsemani) e un bellissimo studio per il Cristo servito dagli Angeli, la cui versione definitiva si trova alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma.
La mostra è curata da Claudio Poppi, il progetto di schedatura del fondo è stato coordinato da Virginia Bertone, il catalogo della mostra è pubblicato dalle edizioni GAM.