De Nittis, pittore della vita moderna
- Mostra
- 16 Febbraio 2002 - 26 Maggio 2002
La GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino presenta un'ampia rassegna dedicata ai luoghi della modernità nella pittura di Giuseppe De Nittis e di altri autori europei.
La mostra si compone di 96 opere, tra cui 65 dipinti di De Nittis (46 fanno parte della raccolta del Museo De Nittis di Barletta) che dimostrano con quale potenza e vivacità espressiva il pittore abbia rappresentato i temi della vita moderna - la crescita delle metropoli e il nuovo paesaggio urbano, la folla, la moda, la vita notturna, i luoghi di ritrovo, i nuovi mezzi di locomozione. La mostra si propone inoltre di suggerire, attraverso un'ampia scelta di opere di grandi autori europei della seconda metà del XIX secolo, l'unità dei temi e la familiarità di De Nittis con l'ambiente parigino ed europeo e con pittori quali Allebé, Béraud, Bernard, Boldini, Boudin, Caillebotte, Degas, Evenepoel, Luce, Menzel, Munch, Pissarro, Steinlen, Zandomeneghi, Zorn.
I dipinti in mostra provengono, oltre che dal Museo De Nittis di Barletta, da importanti musei europei e statunitensi, tra i quali il Musée des Beaux-Arts di Pau, il Museo Giovanni Boldini di Ferrara, il Musée Carnavalet di Parigi, il Turun Taidemuseo di Turku (Finlandia), il Petit Palais Musée d'Art Moderne di Ginevra, la Bibliothèque Nationale de France di Parigi, il Musée d'Orsay di Parigi, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, la Galleria d'Arte Moderna Palazzo Pitti di Firenze, la Fondazione Enrico Piceni di Milano, la Nasjonalgalleriet di Oslo, il Philadelphia Museum of Art.
La mostra è curata da Pier Giovanni Castagnoli, direttore della GAM, e realizzata con il sostegno della Fondazione CRT di Torino.
Il catalogo, edito dalla GAM, è introdotto da saggi di Pier Giovanni Castagnoli, Barbara Cinelli e di Maria Mimita Lamberti. Le biografie degli artisti sono curate da Maria Cristina Maiocchi.
Si ringrazia per il contributo ERSEL
Giuseppe Gaetano De Nittis nasce a Barletta nel 1846. Nel 1864 conosce Adriano Cecioni e, insieme a Marco De Gregorio e a Federico Rossano fonda la "Scuola di Resina" nota anche come "Repubblica di Portici". Nel 1867 si reca dapprima a Roma, quindi a Torino, per trasferirsi in seguito a Parigi, dove entra in contatto con il mercante d'arte Goupil. Nel 1869 espone per la prima volta al Salon parigino. Esegue molte opere su commissione della maison Goupil. Nel 1870 Adriano Cecioni si trasferisce a Parigi. Inizialmente è ospite dei De Nittis con tutta la sua famiglia, prima di trasferirsi in rue Lepic. Fra gli artisti che frequentano la casa c'è Edgar Degas, Nel 1871 De Nittis è a Napoli con Cecioni, Signorini, Rossano e De Gregorio. In settembre rientra a Parigi e stabilisce i primi accordi verbali con Goupil, che sfoceranno in un contratto che egli firma agli inizi del 1872. Partecipa al Salon del 1873 e a quello del 1874, con le opere " Che freddo", "Guidando al Bois" e "Le spighe del grano". Nel 1874 partecipa alla prima Esposizione degli Impressionisti al Boulevard des Capucines, nello studio di Nadar con cinque opere. De Nittis parte per Londra. Tra il 1875 e il 1877 vive tra Parig, Londra e Napoli. Nel 1878, in occasione dell'esposizione Universale di Parigi, De Nittis espone dodici opere, tra cui "Piccadilly", "Westminster" e "Il Ritorno dalle Corse". Nel giugno del 1879 è nominato Accademico di merito dall'Accademia Ligustica di Genova. In luglio rompe l'amicizia con Cecioni. Nel 1883 dipinge "Il salotto della principessa Matilde" e "Sotto i ponti della Senna". Nel marzo 1884 rientra a Parigi. Il 21 agosto 1884 De Nittis muore improvvisamente, nella casa di Saint-Germain en Laye.