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Conferenze su Jan van Eyck e le miniature rivelate

  • Attività
  • 26 Maggio 2025 - 30 Giugno 2025
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Conferenze su Jan van Eyck e le miniature rivelate

In occasione della mostra "Van Eyck e le miniature rivelate" (23 maggio - 8 settembre 2025) Palazzo Madama e il Dipartimento di Studi Storici dell'Università di Torino propongono tre conferenze di approfondimento con Fabrizio Crivello, Giovanna Saroni e Giovanni Carlo Federico Villa, per conoscere la tecnica della miniatura, la tradizione dei libri decorati, e alcuni dei protagonisti - in primis il fiammingo Jan van Eyck e l'emiliano Francesco Marmitta - che hanno contribuito a rendere questa pratica cruciale per lo sviluppo artistico tra Medioevo e Rinascimento. 

Lunedì 26 maggio ore 17.00
Le Ore di Torino-Milano e gli inizi della pittura fiamminga
con Fabrizio Crivello, 
Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Studi Storici

Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica conserva una delle opere più importanti e controverse del Medioevo: le cosiddette Ore di Torino-Milano. Si tratta di una porzione di un manoscritto miniato ambiziosissimo voluto da Jean, duca di Berry (1340-1416): un monumentale Libro d’Ore che avrebbe dovuto competere con le grandi realizzazioni librarie promosse dai fratelli Carlo V, re di Francia (1364-1380), e Filippo l’Ardito, duca di Borgogna (1363-1404). La decorazione, avvenuta in fasi e campagne successive, fu avviata in Francia alla fine del Trecento e proseguì negli antichi Paesi Bassi fino alla metà del XV secolo. Qui intervennero alcuni pittori attivi intorno a Jan van Eyck, il protagonista del rinnovamento fiammingo, al quale sono attribuite due delle miniature del manoscritto torinese, tra le più celebri del basso Medioevo.

Fabrizio Crivello ha studiato all’Università di Torino e alla Scuola Normale di Pisa. Dal 2005 è docente di Storia dell’arte medievale e di Storia della miniatura presso l’Università degli studi di Torino. Si occupa principalmente dell’arte del primo e dell’alto Medioevo, con particolare riferimento all’età carolingia e ottoniana. Altri ambiti di interesse sono le arti del colore e suntuarie di età romanica, le relazioni e gli scambi artistici tra l’Italia e i centri a nord delle Alpi, i rapporti con la tradizione dell’arte antica e tardoantica, la ricezione in Occidente di modelli bizantini e mediterranei.

Mercoledì 4 giugno 2025, ore 17.00
I Libri d’Ore: preghiere e immagini per la devozione privata
con Giovanna Saroni, 
Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Studi Storici

Il Libro d’Ore è stato definito a giusto titolo un best-seller del tardo Medioevo e del Rinascimento. Nacque in Europa verso la metà del XIII secolo e per circa tre secoli ebbe uno straordinario successo soprattutto a Nord delle Alpi, in Francia e nei Paesi Bassi. Si trattava di libri destinati alla devozione laica: contenevano le preghiere da recitare privatamente seguendo la liturgia delle ore, ed erano quasi sempre dotati di immagini e decorazioni che, oltre a scandire i testi più importanti, costituivano un utile supporto per la meditazione individuale. L’ampiezza e la sontuosità dell’apparato decorativo dipendevano dalla disponibilità economica del o della committente: esistevano copie lussuosissime, realizzate secondo precise indicazioni del destinatario, e copie più dozzinali create direttamente per la vendita.
Partendo dai numerosi Libri d’Ore conservati a Palazzo Madama, la conferenza si propone di indagare questa fortunata tipologia di libro manoscritto.

Giovanna Saroni si è formata a Torino, Firenze e Parigi. Dal 2012 è docente di Storia dell’arte medievale, Storia della miniatura e Storia dell’arte fiamminga all’Università degli studi di Torino. I suoi ambiti di ricerca privilegiati sono la cultura figurativa tra Piemonte, Valle d’Aosta e Savoia alla fine del Medioevo, con particolare riferimento all’arte di corte e ai miniatori attivi per i duchi di Savoia nel XV secolo; la decorazione dei libri miniati in Savoia e a Parigi nel Basso Medioevo; la storia del collezionismo tra Medioevo e età moderna; la fortuna del romanico e del gotico nell’arco alpino occidentale nell’Ottocento.

Lunedì 30 giugno 2025, ore 17.00
In miniatura, rinascenze padane. Francesco Marmitta sulle vie del Po 
Con Giovanni C.F. Villa, Direttore di Palazzo Madama

È nella vicinia di San Paolo, dalla parte del borgo della Piazzola, che Francesco Marmitta prende casa e bottega. Lui, che da giovane si è formato a Ferrara, per poi girare il mondo assieme al fratello Niccolò, è nella natia Parma che infine torna nel 1496, da trentenne ricco e celebrato per la sua altissima arte. Ed è qui, nel casalingo laboratorio, che nel 1501 termina di miniare un messale ordinato dal cardinale Domenico della Rovere per la cattedrale di Torino, esito di oltre tre anni di lavoro. Un capolavoro capace di esprimere tutta la vitalità di un Rinascimento padano che, accanto all’architettura, la scultura e la pittura, ha ancora la miniatura quale segno prezioso di una stagione al tramonto, capace nella poesia di Marmitta di conciliare le novità del tempo con le suggestioni classiche e il gusto di nostalgiche corti.

Giovanni Carlo Federico Villa, direttore di Palazzo Madama e Presidente dell’Ateneo di Scienze Lettere ed Arti di Bergamo, è docente di Storia dell’Arte Moderna e di Museologia e Museografia all'Università degli Studi di Bergamo. Già componente del Consiglio Superiore per i Beni culturali e Paesaggistici del Ministero della Cultura (2019-2022), è stato direttore onorario dei Musei Civici di Vicenza e Conservatoria Pubblici Monumenti (2015-2018). Ha curato numerosi progetti espositivi all’estero e in Italia, tra cui quelli per le Scuderie del Quirinale di Roma (2006-2013). Autore di oltre trecento pubblicazioni scientifiche e monografie, numerose sono le sue presenze divulgative relative al patrimonio artistico nazionale sui principali canali radiotelevisivi italiani e stranieri.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Non è necessaria la prenotazione.