Attività educative sulla mostra Maria Morganti
- Attività
- 30 Ottobre 2024 - 16 Marzo 2025
Scuole
Prima grande mostra antologica con un’ampia selezione di opere realizzate tra il 1988 e il 2024.
“Nella mia pratica ho messo al centro l'esperienza del colore inteso come traccia e sostanza dell'esistenza. Le mie opere sono sedimentazioni di tempo che portano in sé il senso di una perenne trasformazione. Ciò che si genera nella solitudine dello studio attraverso un andamento fluido viene accolto e conservato all’interno di un sistema complesso. Se dovessi spiegarmi in due parole potrei dichiarare di essere una pittrice-archivista”.
Preview per i docenti di ogni ordine e grado scolastico:
Martedì 12 novembre 2024 ore 16:00 - 18:00
Partecipazione libera fino a esaurimento posti
prenotazione obbligatoria
e-mail: caterina.fiore@fondazionetorinomusei.it
Raccolgo il tempo
6>>11 anni
Una delle pratiche dell’artista Maria Morganti prevede la stratificazione di colori di pongo, come processo di archiviazione e documentazione, traccia e memoria di un tempo vissuto.
Gli studenti in laboratorio avranno a disposizione dei piccoli contenitori trasparenti e del pongo con cui sperimentare un racconto temporale suddiviso cromaticamente.
Famiglie
Diario cromatico
6>>11 anni
Domeniche con percorsi e attività di laboratorio per tutta la famiglia, per scoprire insieme la mostra e condividere un pomeriggio all’insegna dell’arte.
Accessibilità e inclusione
Diarioteca
In Maria Morganti vita e il lavoro si fondono completamente. Molte delle sue opere vengono realizzate di giorno in giorno, in una trasformazione continua che cresce nel tempo. La necessità di ripetere certi atti è per lei essenziale: un vero e proprio stile di vita oltre che un modo di concepire la pittura. Dopo la visita, in laboratorio, i partecipanti inizieranno a dipingere un diario caratterizzato dal tratto cromatico di ciascuno e che potrà essere proseguito successivamente seguendo ritmi e tempi personali.
Visite guidate per le scuole
Singoli, gruppi e scuole secondarie a cura di Theatrum Sabaudie