Darbar
- Evento
- 10 Febbraio 2011 - 20 Aprile 2011
Rassegna musicale promossa dalla Fondazione Torino Musei
realizzata dal MAO e dall’Associazione Musicale Contrattempo
direzione artistica di Renzo Pognant
dal 10 febbraio al 21 aprile 2011
MAO – Museo d’Arte Orientale via S. Domenico 11 Torino
Nel suo intento di aprire le menti alle forme d’arte di altri paesi proponendo ai visitatori simboli e stili dell’Oriente, il MAO Museo d’Arte Orientale non poteva ignorare il fondamentale settore della musica. Proporrà dunque esempi significativi di musica orientale garantendo il buon livello delle esecuzioni e l’apporto didascalico-informativo necessario alla loro corretta interpretazione.
Nella primavera 2011 verrà presentata la rassegna musicale DARBAR, termine che indica il luogo deputato agli eventi artistici negli antichi palazzi dei Maharaja.
Il programma si articola in una serie di concerti dedicati nell'occasione a paesi dell'Asia Centrale e Orientale e di incontri con musicisti ed esperti del settore.
Completano il programma una serie di proiezioni cinematografiche e di documentari video attinenti al tema della rassegna: la musica asiatica.
Per le caratteristiche del Museo e della sala in cui si terranno i vari incontri ci si è concentrati sulle tradizioni musicali di estrazione classica o popolare tralasciando i fenomeni musicali più contemporanei e contaminati così come le musiche con forte prevalenza rituale che rischiano di essere fraintese al di fuori del loro contesto naturale.
I concerti toccano la Mongolia con il gruppo Transmongolia, costituito da allievi del Conservatorio di Ulan Bator, che aprirà la rassegna. Si prosegue con la presentazione delle varie tradizioni del paese crocevia dell'intera Asia: l'Afghanistan, ad opera di due affermati musicisti/musicologi inglesi, John Baily e Veronica Doubleday, che frequentano quel paese da oltre quarant’anni e sono fra i più importanti studiosi di musiche afghane al mondo. Ci si spinge ulteriormente ad Oriente con tre aree geografiche a noi molto lontane: la Cina, con un eccezionale concerto pipa e erhu, la Corea, protagonista il komungo, raramente ascoltato al di fuori della penisola Coreana, e Giava (Indonesia) con un programma di musica da camera per un gamelan. Attorno a questo nucleo centrale del programma ruotano una serie di incontri con musicisti e/o musicologi che approfondiranno alcuni aspetti dei concerti stessi o delle culture di riferimento. L'idea è quella di fornire un impianto teorico che meglio permetta di avvicinare musiche che a prima vista sembrano lontane ed incomprensibili. Musicisti (Alain Panteleimonoff, Aloisyus Suwardi) e musicologi/musicisti (John Baily, Jean During) fra i più importanti conoscitori al mondo dei loro ambiti di competenza illustreranno a parole ma soprattutto con esempi musicali e immagini le peculiarità dei vari universi sonori toccati. Ad ampliare ancora il raggio d'azione del programma abbiamo inserito una serie di proiezioni di documentari, spesso inediti, che, a partire dalla musica, aumentino la conoscenza dei vari paesi presentati. Crediamo questa sia un'importante occasione per entrare in contatto in un modo leggero ma non superficiale con una serie di culture ed un continente, l'Asia, con cui da sempre abbiamo intrattenuto rapporti profondi e che oggi più che mai è un protagonista della politica e dell’ economia del mondo con cui dobbiamo confrontarci. Conoscerlo meglio non potrà che aiutarci per intrattenere con esso rapporti chiari e di lungo respiro.
In occasione della rassegna, le gallerie del MAO osserveranno l’orario prolungato tutti i giovedì fino alle ore 23 con visite e percorsi tematici all’interno delle collezioni alle ore 18.
PROGRAMMA COMPLETO clicca qui
MODALITA’ DI INGRESSO AL MUSEO E ALLE ATTIVITA’ clicca qui
INFO e prenotazioni: 011 4436927 (lunedì-venerdì, ore 9.30-16.30)
Ufficio Stampa: Daniela Matteu - Tanja Gentilini tel. 011 4429523
e-mail daniela.matteu@fondazionetorinomusei.it; ufficio.stampa@fondazionetorinomusei.it
realizzata dal MAO e dall’Associazione Musicale Contrattempo
direzione artistica di Renzo Pognant
dal 10 febbraio al 21 aprile 2011
MAO – Museo d’Arte Orientale via S. Domenico 11 Torino
Nel suo intento di aprire le menti alle forme d’arte di altri paesi proponendo ai visitatori simboli e stili dell’Oriente, il MAO Museo d’Arte Orientale non poteva ignorare il fondamentale settore della musica. Proporrà dunque esempi significativi di musica orientale garantendo il buon livello delle esecuzioni e l’apporto didascalico-informativo necessario alla loro corretta interpretazione.
Nella primavera 2011 verrà presentata la rassegna musicale DARBAR, termine che indica il luogo deputato agli eventi artistici negli antichi palazzi dei Maharaja.
Il programma si articola in una serie di concerti dedicati nell'occasione a paesi dell'Asia Centrale e Orientale e di incontri con musicisti ed esperti del settore.
Completano il programma una serie di proiezioni cinematografiche e di documentari video attinenti al tema della rassegna: la musica asiatica.
Per le caratteristiche del Museo e della sala in cui si terranno i vari incontri ci si è concentrati sulle tradizioni musicali di estrazione classica o popolare tralasciando i fenomeni musicali più contemporanei e contaminati così come le musiche con forte prevalenza rituale che rischiano di essere fraintese al di fuori del loro contesto naturale.
I concerti toccano la Mongolia con il gruppo Transmongolia, costituito da allievi del Conservatorio di Ulan Bator, che aprirà la rassegna. Si prosegue con la presentazione delle varie tradizioni del paese crocevia dell'intera Asia: l'Afghanistan, ad opera di due affermati musicisti/musicologi inglesi, John Baily e Veronica Doubleday, che frequentano quel paese da oltre quarant’anni e sono fra i più importanti studiosi di musiche afghane al mondo. Ci si spinge ulteriormente ad Oriente con tre aree geografiche a noi molto lontane: la Cina, con un eccezionale concerto pipa e erhu, la Corea, protagonista il komungo, raramente ascoltato al di fuori della penisola Coreana, e Giava (Indonesia) con un programma di musica da camera per un gamelan. Attorno a questo nucleo centrale del programma ruotano una serie di incontri con musicisti e/o musicologi che approfondiranno alcuni aspetti dei concerti stessi o delle culture di riferimento. L'idea è quella di fornire un impianto teorico che meglio permetta di avvicinare musiche che a prima vista sembrano lontane ed incomprensibili. Musicisti (Alain Panteleimonoff, Aloisyus Suwardi) e musicologi/musicisti (John Baily, Jean During) fra i più importanti conoscitori al mondo dei loro ambiti di competenza illustreranno a parole ma soprattutto con esempi musicali e immagini le peculiarità dei vari universi sonori toccati. Ad ampliare ancora il raggio d'azione del programma abbiamo inserito una serie di proiezioni di documentari, spesso inediti, che, a partire dalla musica, aumentino la conoscenza dei vari paesi presentati. Crediamo questa sia un'importante occasione per entrare in contatto in un modo leggero ma non superficiale con una serie di culture ed un continente, l'Asia, con cui da sempre abbiamo intrattenuto rapporti profondi e che oggi più che mai è un protagonista della politica e dell’ economia del mondo con cui dobbiamo confrontarci. Conoscerlo meglio non potrà che aiutarci per intrattenere con esso rapporti chiari e di lungo respiro.
In occasione della rassegna, le gallerie del MAO osserveranno l’orario prolungato tutti i giovedì fino alle ore 23 con visite e percorsi tematici all’interno delle collezioni alle ore 18.
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MODALITA’ DI INGRESSO AL MUSEO E ALLE ATTIVITA’ clicca qui
INFO e prenotazioni: 011 4436927 (lunedì-venerdì, ore 9.30-16.30)
Ufficio Stampa: Daniela Matteu - Tanja Gentilini tel. 011 4429523
e-mail daniela.matteu@fondazionetorinomusei.it; ufficio.stampa@fondazionetorinomusei.it