SAVE OUR FLOWERS Massimo Barzagli
- Exhibition
- 21 April 2016 - 29 May 2016
In occasione dell’IFLA 2016 – Congresso Mondiale degli architetti di Paesaggio a Torino, Palazzo Madama fiorisce con Save our Flowers, la nuova installazione dell’artista toscano Massimo Barzagli, un unico grande lavoro, composto con dodici lastre in ceramica realizzate nella storica bottega Gatti di Faenza.
L’opera, che ricopre la pavimentazione della Sala Quattro Stagioni, come un enorme tappeto rosa in ceramica, abitato da impronte di fiori – veri protagonisti dell’installazione - è un invito alla bellezza e leggerezza, una primavera floreale gettata su uno sfondo rosa.
La superficie smaltata ricorda la grande tradizione rinascimentale della ceramica invetriata dei della Robbia – spiega Sergio Risaliti, curatore della mostra. I colori evocano il senso panico della natura come in Courbet e Monet. E tuttavia, il colore rosa che fa da sfondo alle impronte di fiori ha una nota acida e urbana che ricorda il mondo pop di Warhol. Si tratta di un’operazione complessa, linguisticamente parlando, che trova compimento e soddisfazione nella semplicità religiosa di un gesto di offerta e di pietà. Barzagli raccoglie i fiori e ne glorifica la bellezza poco prima del loro disfacimento, o subito dopo la loro estate. Una preghiera e una poesia, un atto di amore e uno spargamos, rituale panico, di smembramento dell’amata madre natura. Con le sue azioni floreali Barzagli sacrifica la figuratività per un eccesso di desiderio nei confronti della pittura. Merita citare un ricordo infantile dell’artista: “Quando alla scuola elementare Giovanni Pascoli di Marradi la mia maestra elementare mi insegnava a copiare un fiore ne attaccava con un pezzetto di nastro adesivo uno vero alla pagina del quaderno da disegno, era il fiore vero che prendeva il sopravvento all'interno della classe”
Save our Flowers è un work in progress iniziato nel 2007 alla stazione della metropolitana di New York di Fulton Street, proseguito nel 2010 con un gruppo di bambini siriani all’Art Factory di Dynamo Camp e poi ancora nel 2012 al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (in occasione della mostra monografica di Barzagli al Seul Performing Festival). Nel dicembre 2013 l’autore arriva a Torino, chiamato dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus. Dona la sua arte coinvolgendo in una performance i dipendenti dell’Ospedale Sant’Anna in occasione del rinnovo dello storico ingresso di Via Ventimiglia: da allora, una tela collettiva di impronte di fiori dà il benvenuto gioioso a tutti gli ospiti del più grande ospedale ginecologico e ostetrico d’Europa.
Con Save our Flowers a Palazzo Madama continua la collaborazione tra la Fondazione Torino Musei e la Fondazione Medicina a Misura di Donna per l’Ospedale Sant’Anna. Un progetto iniziato nel 2014 con “Nati con la Cultura”, il passaporto di cittadinanza culturale consegnato dai medici alle famiglie di ogni nuovo nato con il kit della salute, che consente la frequentazione libera ai musei di tutto il nucleo famigliare nel primo anno di vita, inserendo così a pieno titolo la Cultura come raccomandazione per una buona crescita.
Dopo l’esposizione a Palazzo Madama, fino al 29 maggio 2016, l’opera sarà donata alla Fondazione Medicina a Misura di Donna per il nuovo reparto maternità dell’Ospedale Sant’Anna, in corso di realizzazione.
La Fondazione Torino Musei e l’artista invitano i genitori a portare i loro bimbi in visita, e fotografarli sul grande tappeto. Save our Flowers consente infatti l’esperienza sensoriale tattile per tutti, partendo dai bambini e i non vedenti. In occasione dell’inaugurazione, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi, si svolgerà in museo “Oltre lo sguardo”, workshop dedicato a 50 dipendenti non vedenti del Gruppo UniCredit, guidati nell’esperienza con i loro manager da Francesco Fratta, responsabile della commissione Cultura UIC, ente che ha prodotto le didascalie e il testo dell’installazione in linguaggio braille.
Ma la mostra non si fa ferma qui. Palazzo Madama e Massimo Barzagli vanno oltre, senza rinunciare alla performance. L’Opera Barolo accoglie l’artista in residenza nel nuovo housing per persone in temporanea difficoltà abitativa, appena varato nella VI Circoscrizione, in Via Cigna, complesso nel quale è già intervenuto l’artista inglese David Tremlett. Dalla relazione con le storie che si intrecciano nel luogo nascerà il progetto di una fioritura permanente degli otto appartamenti del piano terra, che l’artista creerà con gli abitanti: trompe-l’oeil fatti da persone per altre persone. Il lavoro finale verrà presentato il 27 maggio durante la settimana dell’Evento Saving The Beauty, tappa torinese del progetto europeo di teatro sociale e di comunità Caravan Next (www.caravanext.eu), che il SCT Centre dell’Università di Torino sta conducendo con l’Opera Barolo.
L’opera è realizzata con il prezioso contributo di Ceramica Gatti 1928