Performance_IL MARE DELLE MILLE E UNA NOTTE. Sindibad: viaggi, esplorazioni e conoscenze
- Event
- 10 May 2019
Nell’ambito del programma del Salone OFF in occasione della mostra Goccia a goccia dal cielo cade la vita. ACQUA, ISLAM E ARTE
Venerdì 10 maggio 2019 ore 21
Performance
a cura di Adel Jabbar
con
Helmi M’hadhbi, Oud (liuto arabo)
Dalal Suleiman, Lettura e danza
Nicolas Derolin, Percussioni
Lassad Metoui, Calligrafia
Le mille e una notte è una raccolta di tante storie ambientate negli innumerevoli luoghi che costellavano il vastissimo mondo islamico dell’antichità. Siamo di fronte ad universo straordinario in cui accadano eventi meravigliosi e si delineano scenari fuori dal comune e dove si muovono personaggi straordinari.
Sindibad il marinaio è una delle figure, forse quella più rappresentativa dello spirito narrativo che percorre le Mille e una Notte. La figura di coloro che hanno fatto del viaggio un modus vivendi per potere saziare l’interminabile sete di conoscenza. Ciò porta Sindibad a spostare sempre più in là il limite orientando le vele della propria imbarcazione continuamente verso nuove destinazioni. In questo scenario Il mare diventa il mezzo tramite il quale si raggiungono luoghi avvolti dal mistero che sovente celano tanto pericoli quanto infinite bellezze. Il mare ha messo ripetutamente a rischio la vita di Sindibad ma grazie ad esso ha anche potuto accedere a nuovi saperi e continuare a sognare altri orizzonti.
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Ingresso gratuito all’incontro fino esaurimento posti disponibili. I tagliandi gratuiti verranno distribuiti a partire da mezz’ora prima dell’inizio dell’appuntamento. INFO 0114436927/8
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BIOGRAFIE ARTISTI
Adel Jabbar A Baghdad, la sua città natale, nella quale sono sedimentate tracce di varie moltitudini Adel Jabbar ha appreso l’importanza della dimensione del viaggio quale fonte di sapere per allargare il proprio orizzonte. Lo scenario di Baghdad è stato il teatro delle tante storie impresse nelle pagine de “Le Mille e una Notte”, una fonte formidabile per stimolare curiosità e immaginazione. Tra i vari personaggi dell’opera, Sindbad il marinaio ha acceso il suo entusiasmo per la ricerca e l’esplorazione degli scambi tra diversi luoghi e tra persone. Anche per quanto riguarda la sua professione di sociologo Jabbar ha potuto trarre ispirazione da questa sua passione per la conoscenza e le relazioni umane. In particolare egli si occupa di processi migratori e relazioni transculturali. Curatore delle seguenti rassegne: Rassegna letteraria “Sguardi verso Nuove Pagine, scrittura e arte nell’Italia che cambia”, rassegna cinematografica “Esodo e Confini” (BZ) e del festival “Intrecci” di Bolzano. Redattore della rivista “Il Cristallo” di Bolzano, già membro della Commissione Cultura della Provincia Autonoma di Bolzano e del Comitato Scientifico del Centro Interculturale del Comune di Torino e collaboratore del Circolo lettori di Torino. Già docente e membro del comitato scientifico del Master di “Comunicazione e mediazione interculturale”, Università di Torino.
Dalal Suleiman Attrice e danzatrice. Nasce a Napoli da madre napoletana e padre palestinese. Già da bambina entra nel mondo del teatro, studiando teatro delle ombre e delle guarattelle. Successivamente studia recitazione alla scuola di Carlo Cerciello. Ben presto inizia a lavorare al teatro stabile Mercadante con attori quali Massimo Ranieri, Lina Sastri, Elisabetta Pozzi, Pamela Villoresi, Maurizio Casagrande. Contemporanemente con suo padre mette in scena spettacoli tratti da autori del mondo arabo partecipando anche a numerosi festival. Ha sempre affiancato all'attività del teatro quella di danza, studiando da bambina ginnastica artistica e in seguito teatro danza, danza araba, danze popolari e danza africana.
Helmi M’hadhbi suonatore di Oud e compositore. Nasce a Tunisi nel 1981. All’età di 5 anni viene iniziato alla musica con lo studio delle percussioni. A 11 anni inizia il suo percorso didattico musicale presso il Conservatorio Nazionale di Tunisi con lo studio dell’oud e del pianoforte. Nel 2000 si trasferisce in Italia. Dopo una breve esperienza musicale a Roma, si stabilisce a Trento, dove prosegue la sua attività di musicista. Incontra nel 2005 il violinista Corrado Bungaro, assieme al quale fonda la seconda orchestra multietnica italiana « OrcheXtra Terrestre ». Si specializza partecipando alle Master Class di oud sotto la guida del Maestro Irakeno Naseer Shamma presso l’Arab Oud House del Cairo e con il Maestro turco Mehmet Bitmez presso il conservatorio di Istanbul. Nel 2012 fonda insieme a Bungaro l’Ensemble Turchese. Nel 2015 fonda Jussur Project. Dal 2005 in poi, Helmi, si esibisce in Italia ed all’estero con diverse formazioni musicali, partecipando tra gli altri al World Music Festival di Lugano, ai Suoni delle Dolomiti ed al Festival di Danza Contemporanea di Berlino, Casa del Jazz di Roma, Museo Egizio di Torino, la « Fondation Maison de la Tunisie » di Parigi e « l’Orchestre Symphonique de la Sorbonne » di Parigi. Nel 2014, conclude un corso triennale in Musicoterapia Umanistico Trasformativa con il massimo dei voti per la tesi (Dalla Musicoterapia Sufi alla Musicoterapia UmanisticoTrasformativa, Convergenze e Punti d’Incontro) insieme al Prof. Roberto Ghiozzi. Attualmente, Helmi risiede a Parigi dove ha fondato « Helmi M’hadhbi Project” e collabora con artisti di fama inernazionale.
Nicolas Derolin Nato a Parigi. Inizia a giovane età lo studio del pianoforte e le percussioni. Qualche anno dopo, si specializza nelle percussioni orientali frequentando i masterclass dei piu grandi percussionisti del Medio Oriente e il Nord Africa . Attualemente, Nicolas, collabora con artisti di fama internazionale come ; Assia Guemra (Algeria), Karima Skalli (Marocco) Ronnie Malley (Palestina/Stati Uniti), Jillina (Los Angeles, USA), Virginia (Miami, USA), Skander Guetari (Tunisia), Mario Kirlis, Matias Hazrum, Shanan, Romina Maluf (Argentina), Spyros Halaris (Grecia), Mahaila el Hawa (Brasile).
Lassad Metoui Nato a Gabès in Tunisia, ha una formazione professionale di architettura in Francia frequenta ateliers di Belle Arti nella sua città natale, in Belgio e in Olanda. Si definisce: “un architetto delle parole. Un equilibrista. Io cerco di rendere poetiche le lettere e di restituire loro una valenza plastica. Mi inserisco nella tradizione riprendendo il lavoro che si è realizzato nei secoli passati a partire da regole ben definite nell’arte della padronanza del gesto e dell’ispirazione che io cerco di semplificare il più possibile….L’arte della calligrafia è orientata all’intreccio delle culture; è portatrice di tolleranza e scambio: come a Babilonia e a Cartagine “tout est mélange et diversité”. Molti i premi conseguiti e le sue opere sono esposte in Francia, Italia e Tunisia.
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Per tutta la durata della mostra un calendario di eventi consente al pubblico di approfondirne i temi e di immergersi, anche se solo figurativamente, nell’acqua che scorre nelle sale espositive del MAO. La rassegna prevede incontri con gli studiosi che hanno contribuito alla realizzazione della mostra e conferenze in collaborazione con il Politecnico di Torino. A completare il calendario visite guidate e attività per famiglie.