Marco Gastini
- Exhibition
- 3 March 2001 - 30 April 2001
La GAM di Torino, proseguendo l'attività espositiva presso la Palazzina della Società Promotrice delle Belle Arti propone, dopo il primo appuntamento dedicato a Michelangelo Pistoletto, la retrospettiva dell'opera dell'artista torinese Marco Gastini.
La prima mostra antologica organizzata nella sua città costituirà l'occasione per offrire un quadro esaustivo dell'attività trentennale di uno degli artisti contemporanei che meglio ha interpretato la pittura quale forma artistica non legata a concezioni spaziali e materiche invalicabili, ma quale strumento essenziale per raggiungere una totale libertà di espressione e un forte coinvolgimento sensoriale.
La mostra, realizzata in collaborazione con la Städtische Galerie im Lenbachhaus di Monaco di Baviera, dove si trasferirà nell'estate 2001, comprende un nucleo di 45 opere che ripercorrono il lavoro dell'artista dalla fine degli anni Sessanta ad oggi.
Si parte dal salone centrale dove sono presenti le fusioni di piombo e antimonio realizzate su parete nel 1969 e altre grandi opere successive, come L'ala della pittura del 1980 e Nei segni delle lose gli spazi si evidenziano del 1990, opere che intrecciano tra loro un dialogo di forte intensità.
La rassegna prosegue con una concentrazione di lavori degli anni Settanta: dai plexiglas graffiati, ai disegni su parete, ai Tracciati: ripetizioni e moltiplicazioni di segni, linee e punti, disegnati su tela e, in due casi, direttamente sul muro.
La fine degli anni Settanta e gli inizi degli anni Ottanta sono caratterizzati dall'ingresso sempre più incisivo del colore. Sono anni documentati dai lavori blu, dall'uso delle pergamene, dei tronchi, e dei materiali più svariati.
Infine è esposta una campionatura della ricca e variegata produzione di questi ultimi venti anni, periodo di totale immersione nella pittura. I lavori esposti provengono da collezioni private e da musei italiani ed esteri.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo bilingue italiano-tedesco edito dalla GAM e arricchito da un saggio di Mario Bertoni e da testi di Marco Belpoliti e Rudi Fuchs.
La prima mostra antologica organizzata nella sua città costituirà l'occasione per offrire un quadro esaustivo dell'attività trentennale di uno degli artisti contemporanei che meglio ha interpretato la pittura quale forma artistica non legata a concezioni spaziali e materiche invalicabili, ma quale strumento essenziale per raggiungere una totale libertà di espressione e un forte coinvolgimento sensoriale.
La mostra, realizzata in collaborazione con la Städtische Galerie im Lenbachhaus di Monaco di Baviera, dove si trasferirà nell'estate 2001, comprende un nucleo di 45 opere che ripercorrono il lavoro dell'artista dalla fine degli anni Sessanta ad oggi.
Si parte dal salone centrale dove sono presenti le fusioni di piombo e antimonio realizzate su parete nel 1969 e altre grandi opere successive, come L'ala della pittura del 1980 e Nei segni delle lose gli spazi si evidenziano del 1990, opere che intrecciano tra loro un dialogo di forte intensità.
La rassegna prosegue con una concentrazione di lavori degli anni Settanta: dai plexiglas graffiati, ai disegni su parete, ai Tracciati: ripetizioni e moltiplicazioni di segni, linee e punti, disegnati su tela e, in due casi, direttamente sul muro.
La fine degli anni Settanta e gli inizi degli anni Ottanta sono caratterizzati dall'ingresso sempre più incisivo del colore. Sono anni documentati dai lavori blu, dall'uso delle pergamene, dei tronchi, e dei materiali più svariati.
Infine è esposta una campionatura della ricca e variegata produzione di questi ultimi venti anni, periodo di totale immersione nella pittura. I lavori esposti provengono da collezioni private e da musei italiani ed esteri.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo bilingue italiano-tedesco edito dalla GAM e arricchito da un saggio di Mario Bertoni e da testi di Marco Belpoliti e Rudi Fuchs.