Le grandi collezioni dei musei del mondo
- Event
- 8 October 2018 - 22 October 2018
lunedì 8 – 15 - 22 ottobre 2018 Sala Conferenze GAM
a cura di Carolyn Christov-Bakargiev
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Come si costruisce, si conserva e si gestisce una collezione museale? E come la si presenta al pubblico? In occasione del riallestimento nel 2017-2018 delle collezioni permanenti della GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, basato sugli aspetti anche storici del museo e del suo contesto, si è voluto invitare, in un ciclo di incontri a cura di Carolyn Christov-Bakargiev, che ha ideato quel riallestimento e ora dirige il Castello di Rivoli e la Fondazione Francesco Federico Cerruti, i responsabili di importanti raccolte museali internazionali per avere una possibilità di confronto tra quello che succede a Torino e nel mondo.
Il primo appuntamento è con il curatore dell’Hermitage di San Pietroburgo, che parlerà di quelle raccolte, le più vaste del pianeta, e della loro storia. Seguono incontri con i rappresentanti del Centre Pompidou di Parigi, che deve la sua crescita anche a significativi lasciti, come i fondi Kandinskij e Brancusi, e della Tate Britain di Londra, che ha ricevuto tra le altre, nel 1856, la grande donazione del pittore William Turner, costituita da più di 200 dipinti.
Anche la GAM torinese è cresciuta nel tempo attraverso importanti acquisizioni, in buona parte conferite sin dal 1982 dalla Fondazione De Fornaris. Il museo pubblico ha il compito di raccogliere il patrimonio culturale, per creare il passato rivolgendosi al futuro: le sue collezioni devono essere presentate tenendo conto anche dei fini educativi. Il nuovo ciclo di Lunedì dell’arte vuole dunque valorizzare, al di là delle mostre temporanee, l’aspetto collezionistico del museo, fondamentale per una società civile.
PROGRAMMA
Lunedì 8 ottobre ore 18.30
HERMITAGE MUSEUM. STORIA DI UNA GRANDE COLLEZIONE
Presentazione degli incontri
Piergiorgio Re - Presidente Fondazione De Fornaris, Torino
Dimitri Ozerkov - Capo curatore Dipartimento Arte Contemporanea The State Hermitage Museum, San Pietroburgo
La collezione dell’Hermitage fu iniziata con Pietro il Grande, che acquistò un dipinto di Rembrandt per la sua Kunstkammer. Caterina la Grande ha implementato la collezione acquisendo grandi gallerie e raccolte d’arte che erano disponibili nell'Europa della metà del XVIII secolo. Nicola I, e i drammatici cambiamenti avvenuti durante la rivoluzione russa, hanno portato poi a significative trasformazioni. All'inizio del XX secolo l'Hermitage aveva una delle più grandi e famose collezioni al mondo. La conferenza affronterà quelle drammatiche collisioni nella storia dell’Hermitage e permetterà di concentrarsi su eventi importanti durante la sua storia e di discutere del suo futuro.
Dimitri Ozerkov, storico dell'arte e curatore russo, è specializzato nell’arte del Settecento e contemporanea. Dal 2007 è Direttore del Dipartimento di Arte Contemporanea dell’ Hermitage State Museum di San Pietroburgo e capo curatore di Hermitage 20/21 Project for Contemporary Art, che prevede la raccolta ed esposizione di arte contemporanea nel museo. Diplomato al Dipartimento di Storia dell'Arte dell' Università Statale di San Pietroburgo, è diventato curatore delle stampe francesi del XV al XVIII secolo presso lo State Hermitage Museum nel 1999 e ha studiato la storia dell’Imperial Print Room. Nel 2003 ha conseguito il dottorato di ricerca presso la stessa Università. Nell’ambito dell' Ermitage 20/21 Project, ha curato o organizzato oltre 40 mostre, con opere di Jake e Dinos Chapman, Chuck Close, Wim Delvoye, Antony Gormley, Ilya & Emilia Kabakov, Henry Moore, Jan Fabre, Anselm Kiefer e collettive di giovani artisti americani, britannici e giapponesi. Nel 2011 e 2015 ha diretto progetti dell’ Hermitage per la Biennale di Venezia, esponendo Dmitry Prigov e curando l’evento collaterale Glassstress 2015 Gotika.
Lunedì 15 ottobre ore 18.30
CENTRE POMPIDOU. NASCITA E CRESCITA DI UNA COLLEZIONE
Catherine David - Vicedirettore Musée National d’Art Moderne Centre Georges Pompidou, Parigi
Erede delle collezioni del Musée du Luxembourg e di quelle del Musée du Jeu de Paume, il Musée National d’Art Moderne - Centre Georges Pompidou conserva una delle più importanti collezioni al mondo d'arte moderna e contemporanea europea, con oltre 100.000 opere dal 1905 ai giorni nostri. Sin dagli inizi si è cercato di colmare le lacune nelle collezioni nazionali, sollecitando doni o acquisti presso gli artisti. Questa fase ha visto la costituzione di un primo fondo formato dai capolavori di Matisse, Bonnard, Delaunay, Braque e Picasso.
L’inaugurazione del Centre Pompidou nel 1977, realizzato da Renzo Piano e Richard Rogers, segna una svolta nell’arricchimento delle collezioni. L’attenzione verso la creazione più attuale porta all’acquisizione di opere di artisti contemporanei anche internazionali. Personalità dell’arte moderna come de Chirico, Magritte, Mondrian, Pollock entrano nelle raccolte insieme a contemporanei come Beuys, Warhol, Fontana, Klein. Da allora le collezioni continuano ad arricchirsi, grazie in particolare alla generosità dei donatori.
Catherine David è vicedirettore al Musée National d'Art Moderne - Centre Georges Pompidou di Parigi, dove dirige il programma “Recherche et mondialisation”. Dal 1982 al 1990, David è stata curatore al Musée National d'Art Moderne - Centre Georges Pompidou e dal 1990 al 1994 presso la Galerie Nationale du Jeu de Paume, a Parigi. Dal 1994 al 1997, ha lavorato come direttore artistico per Documenta X a Kassel, in Germania (1997). Dal 1998 ha diretto il progetto a lungo termine “Contemporary Arab Representations”, che ha avuto inizio presso la Fundació Antoni Tàpies di Barcellona. Tra il 2002 e il 2004, David è stata direttore del Witte de With Centre of Contemporary Art di Rotterdam, in Olanda. Recentemente ha organizzato “Reframing Modernism” alla National Gallery di Singapore. Nel 2018, ha anche curato “Memories for the future. Indian modernities” e co-curato (con Mustafa Shabbir Hussein) “Latiff Mohidin: Pago Pago” (1960-1969) al MNAM-Centre Pompidou di Parigi.
Lunedì 22 ottobre ore 18.30
THE TATE COLLECTION. UNA STORIA
Ann Gallagher - Direttore Collezione British Art Tate Britain, Londra
La Collezione Tate ha origine con l'apertura nel 1897 della National Gallery of British Art a Millbank, a Londra, costruita con fondi elargiti dal filantropo Henry Tate, che donò anche una collezione di 6 opere d'arte contemporanea britannica. Si aggiunsero in seguito ingenti doni e lasciti di arte britannica che erano stati conferiti alla nazione, tra cui il Turner Bequest del 1856. Presto divenne popolarmente conosciuta come la "Tate Gallery" e gradualmente si assunse la responsabilità di costruire anche la collezione britannica di arte internazionale moderna e contemporanea. La crescita della collezione Tate - ora esposta alla Tate Britain e alla Tate Modern a Londra, a Liverpool e a St Ives, oltre a essere prestata in tutto il mondo - è il risultato di ulteriori lasciti e donazioni, assegnazioni governative in luogo di tasse e acquisti. Questa conferenza traccia la storia della collezione attraverso le mutevoli vicende che ha attraversato.
Ann Gallagher è direttore della Collezione di British Art alla Tate dal 2006, e si occupa anche del programma di prestiti per la Tate Collection. Ha curato tra le altre le mostre "Rachel Whiteread" (2017) e "Susan Hiller" (2011) alla Tate Britain, oltre a "Damien Hirst" (2012) ed "Helio Oiticica, “The Body of Color” (2007) alla Tate Modern, l’esposizione di Mark Wallinger nel padiglione britannico alla Biennale di Venezia nel 2001 e di Rachel Whiteread nel 1997. Ha scritto e tenuto numerose conferenze su temi legati alle sue aree di interesse. Il volume 'Zarina Bhimji; Lead White” uscirà in autunno da Heni Publishing.
SALA CONFERENZE GAM
GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Corso Galileo Ferraris, 30 – 10128 Torino
Contatti
Fondazione De Fornaris
Marina Paglieri
t. +39 011 542491 – +39 335 5380200
fdf@fondazionedefornaris.org www.fondazionedefornaris.org