Incontro con Alfredo Jaar
- Event
- 24 January 2011 - 2 February 2011
Martedì 1 febbraio 2011 la GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea ospita, nella Sala Conferenze di Corso Galileo Ferraris 30, Alfredo Jaar (Santiago del Cile, 1956).
Artista noto per l’impegno nei confronti della verità storica e per la frequente realizzazione di progetti di arte pubblica, Jaar ha partecipato, fra gli altri, alle Biennali di Venezia (1986, 2007, 2009), e di San Paolo e a Documenta, Kassel (1987, 2002). Ha esposto al New Museum of Contemporary Art di New York (1992), al Moderna Museet di Stoccolma (1994) e al MACRO di Roma (2005). Lo spazio Oberdan e l’Hangar Bicocca di Milano hanno ospitato, a cavallo fra il 2008 e il 2009, una sua retrospettiva, It is difficult, che comprendeva il progetto Questions, questions, domande disseminate nella città al posto di cartelloni pubblicitari o sulle fiancate degli autobus, che interrogavano i milanesi sullo stato di salute della cultura.
L’opera di Jaar ha spesso avuto come riferimento la cultura italiana, in particolare le figure e il pensiero di Antonio Gramsci e Pier Paolo Pasolini, ai quali ha dedicato sia la Trilogia di Gramsci, svoltasi fra Roma e Milano a cavallo fra il 2004 e il 2005, sia Le Ceneri di Pasolini, video presentato alla Biennale di Venezia del 2009 in cui la figura di Pasolini è letta alla luce della realtà attuale italiana.
La storia e la sua costruzione è stata al centro del Rwanda Project (1994–2000), di Searching for Africa in LIFE (1996) o dell'installazione The Sound of Silence (2006), progetti incentrati sull’Africa in cui l’arte si fa al tempo stesso testimone, memoria, e commento sul ruolo della cultura.
La conferenza in GAM, durante la quale Alfredo Jaar discuterà dei suoi progetti più recenti, durante la quale Alfredo Jaar discuterà dei suoi progetti più recenti tra cui Geometry of Conscience (2010), commissionato dal Museo de la Memoria y los Derechos Humanos di Santiago del Cile e dedicato ai desaparecidos vittime della dittatura di Pinochet, porterà ancora il titolo It is difficult richiamandosi alla citazione di William Carlos Williams “It is difficult / to get the news / from poems / yet men die miserably / every day / for lack / of what is found / there”.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti Conferenza in inglese con traduzione simultanea INFO: Centralino 011 4429518
Ufficio Relazioni Esterne
Sara d'Alessandro
tel. 011 4429630
e-mail comunicazionegam@fondazionetorinomusei.it
Artista noto per l’impegno nei confronti della verità storica e per la frequente realizzazione di progetti di arte pubblica, Jaar ha partecipato, fra gli altri, alle Biennali di Venezia (1986, 2007, 2009), e di San Paolo e a Documenta, Kassel (1987, 2002). Ha esposto al New Museum of Contemporary Art di New York (1992), al Moderna Museet di Stoccolma (1994) e al MACRO di Roma (2005). Lo spazio Oberdan e l’Hangar Bicocca di Milano hanno ospitato, a cavallo fra il 2008 e il 2009, una sua retrospettiva, It is difficult, che comprendeva il progetto Questions, questions, domande disseminate nella città al posto di cartelloni pubblicitari o sulle fiancate degli autobus, che interrogavano i milanesi sullo stato di salute della cultura.
L’opera di Jaar ha spesso avuto come riferimento la cultura italiana, in particolare le figure e il pensiero di Antonio Gramsci e Pier Paolo Pasolini, ai quali ha dedicato sia la Trilogia di Gramsci, svoltasi fra Roma e Milano a cavallo fra il 2004 e il 2005, sia Le Ceneri di Pasolini, video presentato alla Biennale di Venezia del 2009 in cui la figura di Pasolini è letta alla luce della realtà attuale italiana.
La storia e la sua costruzione è stata al centro del Rwanda Project (1994–2000), di Searching for Africa in LIFE (1996) o dell'installazione The Sound of Silence (2006), progetti incentrati sull’Africa in cui l’arte si fa al tempo stesso testimone, memoria, e commento sul ruolo della cultura.
La conferenza in GAM, durante la quale Alfredo Jaar discuterà dei suoi progetti più recenti, durante la quale Alfredo Jaar discuterà dei suoi progetti più recenti tra cui Geometry of Conscience (2010), commissionato dal Museo de la Memoria y los Derechos Humanos di Santiago del Cile e dedicato ai desaparecidos vittime della dittatura di Pinochet, porterà ancora il titolo It is difficult richiamandosi alla citazione di William Carlos Williams “It is difficult / to get the news / from poems / yet men die miserably / every day / for lack / of what is found / there”.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti Conferenza in inglese con traduzione simultanea INFO: Centralino 011 4429518
Ufficio Relazioni Esterne
Sara d'Alessandro
tel. 011 4429630
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