ICOM Giornata Internazionale dei Musei
- Event
- 18 May 2010 - 31 May 2010
Musei per l'armonia sociale.
Pregetti di Intercultura al MAO Museo d’Arte Orientale.
L’ ICOM - Consiglio Internazionale dei Musei ha indetto per il 18 maggio la giornata internazionale dei musei dedicata quest’anno a ”Museo e armonia sociale”.
Il ruolo sociale del museo viene così messo in primo piano, richiamando l’attenzione su un tema non facile ma di sicura attualità proprio per le sfide che la diversità culturale pone al nostro quotidiano. “Il museo, per poter esercitare la sua funzione sociale, deve necessariamente porsi in una posizione ‘aperta’ e ‘di ascolto’ nei confronti della collettività; deve interrogarsi sul proprio ruolo e ripensare la propria funzione per interagire efficacemente con l’attualità, caratterizzata da elementi di complessità e di dinamismo. Il patrimonio culturale può svolgere un ruolo sociale importante, combattendo diversi fenomeni di esclusione e proponendosi come terreno di sperimentazione per nuove forme di cittadinanza culturale, promuovendo e sostenendo coesione sociale e appartenenze territoriali”. (ICOM Italia)
Certamente Il tema dell’armonia sociale permette di valorizzare pienamente i musei come spazio dove riconoscere se stessi in rapporto agli altri, luogo in cui rivendicare appartenenze, ma soprattutto riflettere sulla relatività dei punti di vista.
Il concetto e la funzione del museo come realtà storicamente privilegiata per offrire la rappresentazione della nostra storia e di noi stessi, al MAO viene così ribaltata e permette al Museo, che ospita il patrimonio artistico prodotto da “altri”,di diventare motore di una nuova cultura dell’integrazione.
Il MAO, per le sue collezioni, si propone come una nuova e importante realtà museale non solo nel panorama regionale ma, per la sua particolarità, anche nazionale. Il vasto patrimonio artistico del Museo, proveniente da numerose aree geografiche dell’Asia, e i temi ad esso collegati (arte, cultura, religione e costume) forniscono uno strumento privilegiato per attivare e progettare iniziative di integrazione e per connotare il MAO come luogo di incontro e dialogo tra culture.
Molti dei nuovi cittadini che hanno scelto di vivere in Piemonte, e in modo particolare a Torino, provengono dai Paesi rappresentati, attraverso le loro produzioni, nelle collezioni del MAO, di qui la volontà del Museo di aprirsi e farsi conoscere anche da loro, riconoscendo a ciascun cittadino il valore di portatore d’interesse che partecipa a pieno titolo al processo di produzione culturale e alla sua diffusione.
Il pubblico a cui sono rivolti i progetti interculturali del MAO è di due tipi: i singoli cittadini o le famiglie che autonomamente aderiscono alle proposte presentate dal Museo e i gruppi strutturati come i CTP o le associazioni culturali che ruotano intorno a contesti di aggregazione come il centro islamico di via Fiocchetto o la moschea di via Saluzzo.
Nel 2010 si sono già avviate e quasi del tutto concluse quattro differenti attività rivolte ai nuovi cittadini che hanno avuto riscontri ed esiti molto positivi, sia per la partecipazione ottenuta sia per i numerosi contatti e le importanti relazioni che si sono instaurate con i partecipanti e con gli operatori dell’intercultura.
Rivolgersi a cittadini di culture altre impegna in azioni complesse volte a valorizzare chi è portatore di linguaggi e codici non ancora del tutto condivisi, ponendo attenzione alle persone evitando processi di “etichettamento”. Nello specifico i progetti di quest’anno sono stati:
-Racconti da Oriente è nato dalla collaborazione tra i Servizi Educativi del Museo e la direzione del Centro Interculturale della Città di Torino. La volontà dell’Assessorato alla Cultura di far conoscere il patrimonio culturale cittadino a fasce sempre più ampie di pubblico e di aprire gli spazi della cultura alle comunità di nuovi cittadini unita alla caratterizzazione del Museo come strumento di mediazione culturale fanno del MAO il luogo ideale per un’iniziativa volta allo scambio interculturale. Il progetto prevedeva una visita alle collezioni concepita come un’occasione per far emergere nei partecipanti narrazioni e commenti, in modo tale da configurare il MAO come un luogo di scambio e interazione tra il Museo e chi ne fruisce, oltre che tra i visitatori stessi, proprio perché i singoli oggetti esposti e le collezioni nel loro insieme cambiano e accrescono il loro significato in base allo sguardo dei soggetti.
Per facilitare le dinamiche e sopperire a eventuali difficoltà linguistiche, i percorsi nelle sale espositive si sono svolti con la presenza e partecipazione attiva sia di esperti delle collezioni individuati dal Museo (guide, personale scientifico, conservatori), sia di collaboratori madrelingua ed esponenti provenienti dalle aree culturali prese in considerazione individuati dal Centro Interculturale della Città di Torino.
-Il progetto Sindbad al museo, si è svolto in collaborazione con l’ACIST - Associazione di Cultura Islamica San Salvario Torino, e si è rivolto in particolare alle donne e ai bambini e ragazzi tra 7 e 12 anni, che ruotano intorno all’associazione. Per le donne, si è svolta una visita guidata al Museo con supporto linguistico nel corso della quale si è dato spazio all’interazione soffermandosi sui i temi che suscitavano maggior interesse. I temi così individuati saranno oggetto di scambio e di discussione nel secondo incontro che si terrà presso la sede dell’associazione. In quell’occasione, con il supporto di immagini delle opere del MAO, le partecipanti potranno condividere con il resto del gruppo non solo la propria percezione ed esperienza del Museo, ma anche una parte di ricordi, di quotidianità, di emozioni e pensieri suscitati da uno o più oggetti visti nelle collezioni. Anche nella seconda parte del progetto, sebbene non si svolga al MAO, sarà presente personale del Museo sia per ulteriori e auspicati confronti, sia per documentare gli interventi delle donne che parteciperanno al progetto.
Per i bambini e ragazzi da 7 a 12 anni, si è svolto un breve ciclo di incontri presso il MAO il sabato pomeriggio. Nel corso di questi appuntamenti, attività e percorsi tematici, connessi in particolare alla galleria dedicata ai Paesi Islamici dell’Asia, hanno permesso di affrontare temi strettamente legati alla cultura di origine dei giovani partecipanti e stimolato una proficua interazione sia nel gruppo degli stessi partecipanti, sia tra partecipanti e Museo inteso come luogo in cui le opere si arricchiscono di nuovi contenuti.
-In collaborazione con il Comitato Progetto Porta Palazzo-The Gate il MAO ha partecipato a In Piazza s’Impara, calendario di lezioni gratuite, di italiano, arabo, cinese, romeno, che si tengono la domenica mattina in Piazza della Repubblica e alle quali si affianca un momento di incontri informativi su temi utili ai migranti.
Presentare le collezioni nel contesto degli appuntamenti domenicali ha portato il Museo in piazza, mentre con le visite guidate alle collezioni proposte a coloro che partecipano alle lezioni, la piazza è entrata nel Museo. La finalità è rendere continuativa la relazione che così si è instaurata tra le due realtà e fare del MAO un luogo al quale tornare più volte, un punto di riferimento nella città e nel quartiere, uno strumento di dialogo e mediazione culturale.
Questi tre progetti si sono svolti per la prima volta nel 2010 e hanno avuto carattere sperimentale. L’obiettivo del Museo è di trasformarli in attività ordinaria inserita tra le proposte didattiche del MAO, perché questo diventi luogo di integrazione e cultura fondamentale anche per le comunità di nuovi cittadini.
A tutti i progetti in collaborazione, si aggiungono infine le attività svolte con alcune classi dei CTP (Centri Territoriali Permanenti), composte generalmente da stranieri di varia provenienza, di età variabile tra i 15 e i 60 anni, con un grado di padronanza della lingua italiana estremamente disomogeneo. Trattandosi di gruppi strutturati risulta più facile instaurare rapporti continuativi, progettare nuove attività e verificarne l’efficacia. In modo particolare si può citare la partecipazione in più riprese di classi dei CTP Parini e Drovetti. In quest’ultimo caso è stata decisiva per la partecipazione l’apertura serale del museo in occasione del ciclo di proiezioni di cinema indiano contemporaneo “Bollywood, Bollywood!”. Di particolare utilità e rilevanza è stato, in questo caso, l’intelligente lavoro preliminare e successivo alla visita svolto in classe dagli insegnanti. La visita al Museo diventa così un aspetto di un più ampio processo di integrazione nel contesto cittadino.
MAO- Museo d’Arte Orientale di Torino
Via San Domenico 11 - 10123 Torino
www.maotorino.it
maodidattica@fondazionetorinomusei.it
Pregetti di Intercultura al MAO Museo d’Arte Orientale.
L’ ICOM - Consiglio Internazionale dei Musei ha indetto per il 18 maggio la giornata internazionale dei musei dedicata quest’anno a ”Museo e armonia sociale”.
Il ruolo sociale del museo viene così messo in primo piano, richiamando l’attenzione su un tema non facile ma di sicura attualità proprio per le sfide che la diversità culturale pone al nostro quotidiano. “Il museo, per poter esercitare la sua funzione sociale, deve necessariamente porsi in una posizione ‘aperta’ e ‘di ascolto’ nei confronti della collettività; deve interrogarsi sul proprio ruolo e ripensare la propria funzione per interagire efficacemente con l’attualità, caratterizzata da elementi di complessità e di dinamismo. Il patrimonio culturale può svolgere un ruolo sociale importante, combattendo diversi fenomeni di esclusione e proponendosi come terreno di sperimentazione per nuove forme di cittadinanza culturale, promuovendo e sostenendo coesione sociale e appartenenze territoriali”. (ICOM Italia)
Certamente Il tema dell’armonia sociale permette di valorizzare pienamente i musei come spazio dove riconoscere se stessi in rapporto agli altri, luogo in cui rivendicare appartenenze, ma soprattutto riflettere sulla relatività dei punti di vista.
Il concetto e la funzione del museo come realtà storicamente privilegiata per offrire la rappresentazione della nostra storia e di noi stessi, al MAO viene così ribaltata e permette al Museo, che ospita il patrimonio artistico prodotto da “altri”,di diventare motore di una nuova cultura dell’integrazione.
Il MAO, per le sue collezioni, si propone come una nuova e importante realtà museale non solo nel panorama regionale ma, per la sua particolarità, anche nazionale. Il vasto patrimonio artistico del Museo, proveniente da numerose aree geografiche dell’Asia, e i temi ad esso collegati (arte, cultura, religione e costume) forniscono uno strumento privilegiato per attivare e progettare iniziative di integrazione e per connotare il MAO come luogo di incontro e dialogo tra culture.
Molti dei nuovi cittadini che hanno scelto di vivere in Piemonte, e in modo particolare a Torino, provengono dai Paesi rappresentati, attraverso le loro produzioni, nelle collezioni del MAO, di qui la volontà del Museo di aprirsi e farsi conoscere anche da loro, riconoscendo a ciascun cittadino il valore di portatore d’interesse che partecipa a pieno titolo al processo di produzione culturale e alla sua diffusione.
Il pubblico a cui sono rivolti i progetti interculturali del MAO è di due tipi: i singoli cittadini o le famiglie che autonomamente aderiscono alle proposte presentate dal Museo e i gruppi strutturati come i CTP o le associazioni culturali che ruotano intorno a contesti di aggregazione come il centro islamico di via Fiocchetto o la moschea di via Saluzzo.
Nel 2010 si sono già avviate e quasi del tutto concluse quattro differenti attività rivolte ai nuovi cittadini che hanno avuto riscontri ed esiti molto positivi, sia per la partecipazione ottenuta sia per i numerosi contatti e le importanti relazioni che si sono instaurate con i partecipanti e con gli operatori dell’intercultura.
Rivolgersi a cittadini di culture altre impegna in azioni complesse volte a valorizzare chi è portatore di linguaggi e codici non ancora del tutto condivisi, ponendo attenzione alle persone evitando processi di “etichettamento”. Nello specifico i progetti di quest’anno sono stati:
-Racconti da Oriente è nato dalla collaborazione tra i Servizi Educativi del Museo e la direzione del Centro Interculturale della Città di Torino. La volontà dell’Assessorato alla Cultura di far conoscere il patrimonio culturale cittadino a fasce sempre più ampie di pubblico e di aprire gli spazi della cultura alle comunità di nuovi cittadini unita alla caratterizzazione del Museo come strumento di mediazione culturale fanno del MAO il luogo ideale per un’iniziativa volta allo scambio interculturale. Il progetto prevedeva una visita alle collezioni concepita come un’occasione per far emergere nei partecipanti narrazioni e commenti, in modo tale da configurare il MAO come un luogo di scambio e interazione tra il Museo e chi ne fruisce, oltre che tra i visitatori stessi, proprio perché i singoli oggetti esposti e le collezioni nel loro insieme cambiano e accrescono il loro significato in base allo sguardo dei soggetti.
Per facilitare le dinamiche e sopperire a eventuali difficoltà linguistiche, i percorsi nelle sale espositive si sono svolti con la presenza e partecipazione attiva sia di esperti delle collezioni individuati dal Museo (guide, personale scientifico, conservatori), sia di collaboratori madrelingua ed esponenti provenienti dalle aree culturali prese in considerazione individuati dal Centro Interculturale della Città di Torino.
-Il progetto Sindbad al museo, si è svolto in collaborazione con l’ACIST - Associazione di Cultura Islamica San Salvario Torino, e si è rivolto in particolare alle donne e ai bambini e ragazzi tra 7 e 12 anni, che ruotano intorno all’associazione. Per le donne, si è svolta una visita guidata al Museo con supporto linguistico nel corso della quale si è dato spazio all’interazione soffermandosi sui i temi che suscitavano maggior interesse. I temi così individuati saranno oggetto di scambio e di discussione nel secondo incontro che si terrà presso la sede dell’associazione. In quell’occasione, con il supporto di immagini delle opere del MAO, le partecipanti potranno condividere con il resto del gruppo non solo la propria percezione ed esperienza del Museo, ma anche una parte di ricordi, di quotidianità, di emozioni e pensieri suscitati da uno o più oggetti visti nelle collezioni. Anche nella seconda parte del progetto, sebbene non si svolga al MAO, sarà presente personale del Museo sia per ulteriori e auspicati confronti, sia per documentare gli interventi delle donne che parteciperanno al progetto.
Per i bambini e ragazzi da 7 a 12 anni, si è svolto un breve ciclo di incontri presso il MAO il sabato pomeriggio. Nel corso di questi appuntamenti, attività e percorsi tematici, connessi in particolare alla galleria dedicata ai Paesi Islamici dell’Asia, hanno permesso di affrontare temi strettamente legati alla cultura di origine dei giovani partecipanti e stimolato una proficua interazione sia nel gruppo degli stessi partecipanti, sia tra partecipanti e Museo inteso come luogo in cui le opere si arricchiscono di nuovi contenuti.
-In collaborazione con il Comitato Progetto Porta Palazzo-The Gate il MAO ha partecipato a In Piazza s’Impara, calendario di lezioni gratuite, di italiano, arabo, cinese, romeno, che si tengono la domenica mattina in Piazza della Repubblica e alle quali si affianca un momento di incontri informativi su temi utili ai migranti.
Presentare le collezioni nel contesto degli appuntamenti domenicali ha portato il Museo in piazza, mentre con le visite guidate alle collezioni proposte a coloro che partecipano alle lezioni, la piazza è entrata nel Museo. La finalità è rendere continuativa la relazione che così si è instaurata tra le due realtà e fare del MAO un luogo al quale tornare più volte, un punto di riferimento nella città e nel quartiere, uno strumento di dialogo e mediazione culturale.
Questi tre progetti si sono svolti per la prima volta nel 2010 e hanno avuto carattere sperimentale. L’obiettivo del Museo è di trasformarli in attività ordinaria inserita tra le proposte didattiche del MAO, perché questo diventi luogo di integrazione e cultura fondamentale anche per le comunità di nuovi cittadini.
A tutti i progetti in collaborazione, si aggiungono infine le attività svolte con alcune classi dei CTP (Centri Territoriali Permanenti), composte generalmente da stranieri di varia provenienza, di età variabile tra i 15 e i 60 anni, con un grado di padronanza della lingua italiana estremamente disomogeneo. Trattandosi di gruppi strutturati risulta più facile instaurare rapporti continuativi, progettare nuove attività e verificarne l’efficacia. In modo particolare si può citare la partecipazione in più riprese di classi dei CTP Parini e Drovetti. In quest’ultimo caso è stata decisiva per la partecipazione l’apertura serale del museo in occasione del ciclo di proiezioni di cinema indiano contemporaneo “Bollywood, Bollywood!”. Di particolare utilità e rilevanza è stato, in questo caso, l’intelligente lavoro preliminare e successivo alla visita svolto in classe dagli insegnanti. La visita al Museo diventa così un aspetto di un più ampio processo di integrazione nel contesto cittadino.
MAO- Museo d’Arte Orientale di Torino
Via San Domenico 11 - 10123 Torino
www.maotorino.it
maodidattica@fondazionetorinomusei.it