HyperSoil Organismi del Suolo – Complessità – Agricolture – Futuro
- Event
- 28 February 2018
Nell’ambito del programma di formazione per artisti realizzato in collaborazione tra GAM e Fondazione Spinola Banna per l’Arte
Mercoledì 28 febbraio 2018
ore 17,45 azione di nutrimento - su prenotazione al numero 011 4436999 – laura.falaschi@fondazionetorinomusei.it
ore 18,30 conferenza (ingresso libero)
Proseguono gli incontri del progetto IperPianalto, ideato dagli artisti Caretto/Spagna per l’edizione 2017-2018 del programma di formazione per artisti promosso da GAM e Fondazione Spinola Banna per l’Arte.
Dopo l’incontro con Marco Giardino, geologo dell’Università di Torino, riguardante la storia e i processi geologici che hanno dato origine al substrato dell’Altopiano di Poirino, il focus si sposta sul Suolo, luogo di relazioni per eccellenza, interfaccia dinamica dove geosfera, idrosfera, atmosfera e biosfera si incontrano. Dinamiche del suolo e pratiche agricole sono al centro dell’incontro-dibattito condotto dall’agronomo Giorgio Quaglio, esperto di agroecosistemi e dagli agricoltori Gigi Manenti e Cristina Sala, ideatori di un metodo di coltivazione rivoluzionario, che nell’adattarsi rigorosamente al sistema di relazioni tra le radici ed i microorganismi del terreno, sovvertono alcuni dei capisaldi delle pratiche agricole tradizionali.
La complessità delle dinamiche che caratterizzano la cosiddetta Pedosfera non è normalmente percepibile dall'essere umano. I meccanismi chiave che controllano i processi biotici ed abiotici e le loro interazioni, in funzione delle proprietà fisiche, chimiche e biologiche del suolo, sono ancora oggi in parte sconosciuti. Un ambiente complesso e misterioso giace proprio sotto i nostri piedi: da questo sottile strato di materia, risorsa non rinnovabile che ricopre una porzione esigua della superficie terrestre, dipende la sopravvivenza di tutta la vita sul pianeta.
La pratica agricola, che ha nella pedosfera il principale luogo di azione, ha un’importanza decisiva sulla cura e salvaguardia del suolo e delle comunità di organismi che naturalmente vivono al suo interno e ne garantiscono la fertilità.
La conferenza intende offrire una riflessione ampia sull’agricoltura, sulla fertilità del suolo ed i possibili metodi di coltivazione ecocompatibili, sulle politiche agricole e di come esse influenzino l’ecosistema terrestre, partendo dalla scala locale per arrivare alle grandi dinamiche internazionali.
Programma della serata:
Ore 17.45 – 18,20: azione di nutrimento a cura degli artisti Caretto / Spagna. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria al numero 011 4436999 – laura.falaschi@fondazionetorinomusei.it
Ore 18,30 – conferenza aperta al pubblico con ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili
Giorgio Quaglio
Dottore Agronomo e direttore tecnico della società SEAcoop di Torino. Esperto in analisi e valutazione del paesaggio rurale e degli agroecosistemi, vanta un’esperienza trentennale nel settore degli Studi di Impatto Ambientale e ha coordinato numerosi progetti di inserimento paesaggistico-ambientale di grandi infrastrutture. E’ responsabile delle collane dedicate al verde e al paesaggio rurale per la casa editrice Blu Edizioni di Torino ed è periodicamente invitato a tenere lezioni e conferenze su tematiche legate all’analisi del paesaggio. www.seacoop.com
Luigi Manenti e Cristina Sala
Di formazione filosofica, da oltre trent’anni si occupano di agricoltura naturale. Titolari dell’azienda agricola Manenti, situata sulle colline biellesi, con le loro coltivazioni riproducono nei terreni i processi che avvengono spontaneamente negli ambienti naturali, attenendosi fedelmente a principi come la non concimazione e lo sviluppo della biodiversità microbiologica del suolo. Ispirati dall'esperienza di Masanobu Fukuoka (La rivolutone del filo di paglia, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1980) e di Giovanni Putzolu, Gigi Manenti e Cristina Sala confermano i risultati di queste coltivazioni con buone rese dei raccolti, un grosso risparmio nei costi e una eccezionale qualità dei prodotti. Sono autori del libro “Alle radici dell'agricoltura” (2012), Libreria Editrice Fiorentina. www.aziendagricolamanenti.it
Andrea Caretto (Torino, 1970, laurea in Scienze Naturali) e Raffaella Spagna (Rivoli, 1967, laurea in architettura) concepiscono l'arte come una forma di ricerca, un modo libero di investigare le dimensioni multiple della realtà. Siano esse installazioni, azioni collettive, perfomances o sculture, i loro lavori sono sempre il risultato di un "processo relazionale", nel senso che emergono dalla complessa rete di relazioni che gli autori stabiliscono con differenti elementi (organici, inorganici, viventi, ecc.) dell'ambiente in cui operano. Negli ultimi anni la loro ricerca si è fondata sull’idea che la forma delle cose (opere d’arte comprese) possa essere intesa come una manifestazione di forze incorporate, espressione di un “campo relazionale”, con il quale, come artisti, essi intendono confrontarsi. Collaborano stabilmente dal 2002 esponendo in istituzioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Sono tra i fondatori dell’associazione di artisti “Diogene” di Torino e collaborano con il centro di ricerca IRIS (Istituto di Ricerche Interdisciplinari sulla Sostenibilità). www.esculenta.org