Giuseppe Pietro BAGETTI pittore di battaglie.
- Exhibition
- 15 April 2000 - 14 May 2000
La GAM-Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, presenta al pubblico due album di disegni delle campagne napoleoniche in Italia, eseguiti da Giuseppe Pietro Bagetti, artista di rilievo nel panorama della pittura di paesaggio d'inizio secolo, che dal 1801 è al servizio dell'armata napoleonica in qualità di Capitain Ingénieur-Géographe.
I disegni - 103 fogli appartenuti agli eredi del vicerè Eugenio di Beauharnais e ora conservati alla GAM - eseguiti tra il 1803 e il 1806 direttamente sui luoghi degli avvenimenti illustrati. La loro esecuzione costituì un tassello essenziale del progetto delle "Vues des champ de battaille": l'illustrazione in grandi acquerelli delle imprese dei generali in Italia, che fu coordinata da Joseph François Martinel.
Il materiale esposto è di eccezionale importanza per qualità grafica e valore documentario e di una rara occasione poichè la fragilità del supporto cartaceo impone severe cautele conservative: la celebrazione del bicentenario di alcune famose battaglie, a partireda quella di Marengo, offre l'occasione di esporre per la prima volta nella sua interezza, la raccolta, a circa quarant'annoi dalla mostra curata da Mercedes Viale Ferrero nel 1957.
Accanto ai disegni conservati alla GAM è esposto il volume manoscritto delle Mémooires militares et innstructins di Martinel, presso la Biblioteca Reale di Torino, che contiene le precise disposizioni impartite a Bagetti per l'esecuzione dei disegni.
Nel suo complesso la mostra intende annunciare l'impegno che la GAM ha assunto nei confronti del proprio patrimonio grafico avviando, con il fondamentale sostegno della Regione Piemonte, un lavoro di schedatura scientifica e studio che verrà ad integrarsi con iniziative di valorizzazione che consentiranno di far apprezzare la qualità e la consistenza di un patrimonio che solo in parte è stato finora oggetto di studio.
Biografia
Nasce a Torino nel 1764. Frequenta il Conservatorio e studia pittura con Palmieri.
Nel 1782, a soli 18 anni, è architetto civile e militare all'Università di Torino e insegna disegno topografico nella scuola del corpo degli ingegneri.
Nel 1787 inizia a esguire le vedute di località del regno e nel 1793 è nominato "disegnatore di vedute e di paesaggi" da Vittorio Amedeo III. Al seguito dell'esrcito sardo rileva paesi e piazzeforti della contea di Nizza. Diventa capi6tano ingegnere topografico ed entra a far parte inizialmente dell'armata di riserva e, in seguito, passa alle dipendenze del Dépôt de la Guerre. Entrato a far parte del Cabinet Historique et Topographique del Comitato di salute pubblica.
Viene inviato al seguito dell'Armata d'Italia per illustrarne le vittorie. Partecipa alla realizzazione della "Carta dei campi di battaglia del Piemonte" voluta da Napoleone.
Tra il 1802 e il 1806 esegue le vedute delle campagne napoleoniche del 1796, 1797 e del 1800. Tra il 1806 e il 1807 realizza la seconda serie di vedute nella ex Repubblica di Venezia.
Nel 1811 riceve la Legion d'Onore per la veduta dell'Italia dalle Alpi. segue l'armata napoleonica in Russia e, al ritorno, viene premiato con la medaglia d'oro.
Nel 1814 espone al Louvre l' "Ingresso di Luigi XVII alle Tuileries".
Carlo Felice richiama in seguito l'artista a Torino e lo nomina maggiore di fanteria e membro della Reale Accademia di Belle Arti, commissionandogli inoltre le "vedute d'invenzione" sugli antenati di casa Savoia.
I disegni - 103 fogli appartenuti agli eredi del vicerè Eugenio di Beauharnais e ora conservati alla GAM - eseguiti tra il 1803 e il 1806 direttamente sui luoghi degli avvenimenti illustrati. La loro esecuzione costituì un tassello essenziale del progetto delle "Vues des champ de battaille": l'illustrazione in grandi acquerelli delle imprese dei generali in Italia, che fu coordinata da Joseph François Martinel.
Il materiale esposto è di eccezionale importanza per qualità grafica e valore documentario e di una rara occasione poichè la fragilità del supporto cartaceo impone severe cautele conservative: la celebrazione del bicentenario di alcune famose battaglie, a partireda quella di Marengo, offre l'occasione di esporre per la prima volta nella sua interezza, la raccolta, a circa quarant'annoi dalla mostra curata da Mercedes Viale Ferrero nel 1957.
Accanto ai disegni conservati alla GAM è esposto il volume manoscritto delle Mémooires militares et innstructins di Martinel, presso la Biblioteca Reale di Torino, che contiene le precise disposizioni impartite a Bagetti per l'esecuzione dei disegni.
Nel suo complesso la mostra intende annunciare l'impegno che la GAM ha assunto nei confronti del proprio patrimonio grafico avviando, con il fondamentale sostegno della Regione Piemonte, un lavoro di schedatura scientifica e studio che verrà ad integrarsi con iniziative di valorizzazione che consentiranno di far apprezzare la qualità e la consistenza di un patrimonio che solo in parte è stato finora oggetto di studio.
Biografia
Nasce a Torino nel 1764. Frequenta il Conservatorio e studia pittura con Palmieri.
Nel 1782, a soli 18 anni, è architetto civile e militare all'Università di Torino e insegna disegno topografico nella scuola del corpo degli ingegneri.
Nel 1787 inizia a esguire le vedute di località del regno e nel 1793 è nominato "disegnatore di vedute e di paesaggi" da Vittorio Amedeo III. Al seguito dell'esrcito sardo rileva paesi e piazzeforti della contea di Nizza. Diventa capi6tano ingegnere topografico ed entra a far parte inizialmente dell'armata di riserva e, in seguito, passa alle dipendenze del Dépôt de la Guerre. Entrato a far parte del Cabinet Historique et Topographique del Comitato di salute pubblica.
Viene inviato al seguito dell'Armata d'Italia per illustrarne le vittorie. Partecipa alla realizzazione della "Carta dei campi di battaglia del Piemonte" voluta da Napoleone.
Tra il 1802 e il 1806 esegue le vedute delle campagne napoleoniche del 1796, 1797 e del 1800. Tra il 1806 e il 1807 realizza la seconda serie di vedute nella ex Repubblica di Venezia.
Nel 1811 riceve la Legion d'Onore per la veduta dell'Italia dalle Alpi. segue l'armata napoleonica in Russia e, al ritorno, viene premiato con la medaglia d'oro.
Nel 1814 espone al Louvre l' "Ingresso di Luigi XVII alle Tuileries".
Carlo Felice richiama in seguito l'artista a Torino e lo nomina maggiore di fanteria e membro della Reale Accademia di Belle Arti, commissionandogli inoltre le "vedute d'invenzione" sugli antenati di casa Savoia.