FAUSTO MELOTTI. Lasciatemi divertire!
- Exhibition
- 16 April 2025 - 7 September 2025

mostra a cura di Chiara Bertola e Fabio Cafagna
In collaborazione con Fondazione Fausto Melotti
Con il contributo di Galleria Christian Stein
e il sostegno di Hauser & Wirth
Nel 1972 la Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino celebrava Fausto Melotti (Rovereto, 1901 – Milano, 1986) con un’ampia retrospettiva che lo consacrava tra i maestri dell’arte italiana.
A oltre cinquant’anni di distanza, nell’ambito della SECONDA RISONANZA, la GAM dedica all’artista una nuova grande mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Fausto Melotti di Milano e curata da Chiara Bertola e Fabio Cafagna. Un percorso espositivo che ripercorre l’intera produzione di Melotti dagli esordi astratti degli anni Trenta fino alla maturità artistica.
Il titolo della mostra, “Lasciatemi divertire!”, trae ispirazione da un’ironica affermazione dell’artista e sottolinea l’approccio giocoso e sperimentale che ha caratterizzato la sua ricerca. L’esposizione presenta oltre centocinquanta opere, provenienti da collezioni pubbliche e private e si articola intorno al nutrito nucleo di lavori conservati dalla GAM, tra cui la grande Modulazione ascendente (1977), collocata nel giardino del Museo.
IL PERCORSO ESPOSITIVO La mostra si sviluppa in otto sezioni, ordinate secondo una progressione cronologica e tematica che mette in luce le costanti espressive di Melotti. Il cuore dell’esposizione è rappresentato da un allestimento, architettonicamente racchiuso nelle sale interne del percorso di visita, che evoca gli studi dell’artista a Milano (via Leopardi) e Roma (via Margutta), spazi di intensa creatività in periodi differenti della sua carriera.
Le narrazioni delle altre sale si concatenano, talvolta sfumando l’una nell’altra. Il percorso espositivo attraversa i principali nuclei tematici della poetica melottiana: dall’Arte astratta della prima metà degli anni Trenta alle suggestioni urbane e naturali di Città e foreste, passando per le Cosmogonie e i miti antichi, fino agli Alfabeti, testimonianza del profondo legame che nella poetica dell’artista lega scrittura, disegno e scultura. Due sezioni sono dedicate alle Variazioni musicali e ai Ritmi naturali, elementi ricorrenti nella produzione dell’artista, che trovano forma in opere di estrema leggerezza e sospensione, dove il vuoto e il silenzio assumono un ruolo centrale. Ampio spazio è, infine, riservato alla Produzione ceramica e ai Teatrini, piccoli scenari abitati da figure antropomorfe che Melotti ha realizzato a partire dalla metà degli anni Quaranta.
L’allestimento si estende oltre le sale espositive, coinvolgendo atrio, vestiboli e giardino con sculture di grande formato. Una selezione di documenti e fotografie è inoltre esposta negli spazi della Biblioteca e dell’Archivio Fotografico della GAM.
L’ALLESTIMENTO La presentazione delle opere tiene conto delle esposizioni storiche di Melotti, adottando soluzioni espositive da lui stesso ideate, come i caratteristici piedistalli a “I”. Le sezioni dedicate alla Produzione ceramica e ai Teatrini offrono al visitatore la possibilità di confrontarsi con l’atmosfera che caratterizzava i suoi studi, milanese e romano, in momenti storici differenti.
La mostra rappresenta un’occasione per approfondire la figura di Fausto Melotti, artista poliedrico che ha saputo coniugare scultura, pittura, ceramica, scrittura e musica, imponendosi come maestro dell’arte italiana del Novecento.
*immagine: Fausto Melotti, Il Canal Grande, 1963 Courtesy Hauser & Wirth