Esterno GAM @ MAO
- Event
- 4 October 2024
Esterno GAM @ MAO - Museo d’Arte Orientale
Venerdì 4 ottobre ore 18
Luc Ferrari - Et tournent les sons dans la garrigue (1977)
versione per tre strumenti elettroacustici e nastro
Luc Ferrari - Societé I (1965)
per sette esecutori-performer e pubblico
Ensemble SMET
Jacopo Foschi elettronica, Roberto Laterza elettronica, Gianluca Tartaglino elettronica, Gabriele Canova flauto, Andrea Petruzzo trombone, Nicholas Gramaglia viola, Pietro Barbera contrabbasso, Bruno Reggiani organo elettrico, Daniele Palumbo percussione, Francesco Lai percussione.
“Et tournent les sons dans la garrigue" è più una proposta che una composizione. Si basa sulla comunicazione tra i musicisti che scelgono di crearlo o "inventarlo". Ciò che viene proposto è una partitura di intenzioni o desideri sonori, un nastro magnetico che indica materiali musicali e una forma, e idee generali che dovrebbero dargli un senso. Ho trovato alcune frasi scritte all'epoca del lavoro che mi sembrano situare (senza essere troppo precise) le intenzioni di questa composizione, e mettere i musicisti in un clima psicologico che li incoraggia a essere fantasiosi: ...Nelle ultime estati ho trascorso molto tempo nella garriga delle Corbières. Ho dormito lì senza dormire veramente, durante le ore calde della giornata. Questo mezzo sonno (o abbandono della coscienza di primo grado) mi ha impregnato di questo luogo con cui sono entrato in connivenza. Un silenzio pieno di piccoli suoni più o meno definiti, il profumo della lavanda e del timo, la durezza delle pietre e dei cardi, l'aria che si muove tra gli aghi di pino, il suono delle carezze sulle curve di un grande corpo. La gente mi chiedeva cosa avessi fatto oggi e io rispondevo: "Ho lavorato nella garriga". La garriga, morbida e violenta con la sua sensualità complessa e indeterminata, distingueva il suo universo dal resto del paesaggio, e io riconoscevo il suo tempo sospeso come le forme e le durate dei gesti d'amore…
Societè I é la prima partitura ad essere definita " realizzabile" e scritta interamente in forma di testo. Un gioco sociale che, utilizzando elementi sonori e teatrali, intende creare un grande disordine in cui si spera di rovesciare le barriere delle convenzioni. L'obiettivo è quello di realizzare una forma di comunicazione che, partendo da un determinato luogo, possa continuare per tutta la vita.
Il luogo può essere un teatro o un caffè-teatro, e i registi possono essere musicisti o attori, professionisti o dilettanti. In questo caso, come in alcune partiture di testi, sarebbe opportuno ricorrere a un direttore di scena che coordini le azioni dei registi.”
Luc Ferrari