Esposizione nuovi paraventi
- Exhibition
- 6 July 2010 - 6 August 2010
Rotazione di paraventi giapponesi al MAO
I grandi paraventi esposti nella sezione giapponese del Museo d’Arte Orientale hanno bisogno di essere periodicamente messi a riposo come tutti i materiali più delicati che fanno parte delle nostre collezioni.
Il 12 luglio si procederà dunque a sostituirli, per la seconda volta dall’apertura del MAO, con opere che ci auguriamo possano risultare egualmente interessanti per il pubblico.
La coppia di paraventi “Gru (tsuru)” nella grande sala al primo piano brilla quasi di luce propria per la patina seicentesca della foglia d’oro, che crea uno sfondo prezioso alla vivace rappresentazione di quindici gru in un ambiente palustre. Opera di un anonimo autore di scuola Kano, rivela una mano attenta ai particolari delle diverse specie e alle movenze eleganti che contraddistinguono questi animali benaugurali.
Sempre sullo sfondo delle preziose statue buddhiste di questa grande sala sarà collocata un’altra coppia di paraventi a sei ante che raffigura una ricca composizione di crisantemi in fiore, nel gusto decorativo tipico della scuola Rimpa. Anche quest’opera risale al XVII secolo ed è anonima: i sigilli e lo stile rimandano però alla cerchia di uno dei fondatori della scuola stessa, Tawaraya Sotatsu (attivo agli inizi del secolo).
Anche il secondo piano della sezione giapponese ospiterà un notevole paravento a due ante con un sigillo di Ogata Korin (1658-1716), probabilmente il più noto rappresentante della scuola Rimpa. Raffigura lo scorcio fiabesco di un boschetto d’invenzione, in uno stile molto simile a esempi noti e attribuibili con sicurezza alla mano Maestro. Viene presentato per la prima volta al pubblico, come gli altri paraventi, dopo un accurato restauro conservativo.
I grandi paraventi esposti nella sezione giapponese del Museo d’Arte Orientale hanno bisogno di essere periodicamente messi a riposo come tutti i materiali più delicati che fanno parte delle nostre collezioni.
Il 12 luglio si procederà dunque a sostituirli, per la seconda volta dall’apertura del MAO, con opere che ci auguriamo possano risultare egualmente interessanti per il pubblico.
La coppia di paraventi “Gru (tsuru)” nella grande sala al primo piano brilla quasi di luce propria per la patina seicentesca della foglia d’oro, che crea uno sfondo prezioso alla vivace rappresentazione di quindici gru in un ambiente palustre. Opera di un anonimo autore di scuola Kano, rivela una mano attenta ai particolari delle diverse specie e alle movenze eleganti che contraddistinguono questi animali benaugurali.
Sempre sullo sfondo delle preziose statue buddhiste di questa grande sala sarà collocata un’altra coppia di paraventi a sei ante che raffigura una ricca composizione di crisantemi in fiore, nel gusto decorativo tipico della scuola Rimpa. Anche quest’opera risale al XVII secolo ed è anonima: i sigilli e lo stile rimandano però alla cerchia di uno dei fondatori della scuola stessa, Tawaraya Sotatsu (attivo agli inizi del secolo).
Anche il secondo piano della sezione giapponese ospiterà un notevole paravento a due ante con un sigillo di Ogata Korin (1658-1716), probabilmente il più noto rappresentante della scuola Rimpa. Raffigura lo scorcio fiabesco di un boschetto d’invenzione, in uno stile molto simile a esempi noti e attribuibili con sicurezza alla mano Maestro. Viene presentato per la prima volta al pubblico, come gli altri paraventi, dopo un accurato restauro conservativo.