DIECI ANNI D’ORIENTE. Il programma di Venerdì 7 dicembre 2018
- Event
- 7 December 2018
A dieci anni dalla sua apertura il MAO offre un ricco calendario di iniziative e attività per tutti coloro che vorranno festeggiare questa ricorrenza: concerti e reading musicali, visite guidate, conferenze e incontri, danze indiane, cerimonia del tè, esibizioni di arti marziali, laboratori per adulti e bambini, cocktail a tema.
Dalle ore 14.30 alle ore 18 L’ORIENTE SOTTO LA LENTE. Convegno dedicato a restauri e diagnostica di opere del MAO. Il MAO festeggia il decennale della sua fondazione con una serie di conferenze che espongono le indagini scientifiche e il lavoro di restauro effettuati in collaborazione con scienziati e archeometri e che mettono in evidenza la collaborazione fruttuosa fra lo studio dell'arte e l'investigazione scientifica; a tale scopo il MAO aderisce all'edizione 2018 "Arte è Scienza".
Introduce e modera arch. Stefano Trucco, Presidente del Centro per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali “La Venaria Reale”. Interventi:
Il restauro del Kongo Rikishi: un approccio interdisciplinare e interculturale alla conservazione dei Beni Culturali - Dott.ssa Michela Cardinali, Direttore dei laboratori di restauro e Responsabile della Scuola di Alta Formazione e Studio del CCR. L’intervento ripercorre il processo di studio, documentazione e conservazione che ha portato al recupero della scultura lignea del periodo Kamakura (XIII secolo, 230 cm di altezza). Il progetto - avviato nel 2006 in occasione dell’ingresso nella collezione del MAO di 4 importanti statue giapponesi acquistate dalla Compagnia di San Paolo - ha studiato gli aspetti tecnici ed esecutivi delle opere con innovativi strumenti di indagine (in collaborazione con altri Enti di ricerca), fornendo un’ampia documentazione, tra cui un modello tridimensionale che ha permesso di comparare e integrare le informazioni raccolte.
Studio sulle tecniche esecutive delle lacche cinesi e intervento conservativo su opere archeologiche in legno appartenenti al regno di Chu (V-III sec. a.C.) - Dott.ssa Simonetta Capetta. Lo studio ha riguardato il restauro di manufatti lignei provenienti da scavo archeologico, riferibile a sepolture dell’area centro-meridionale della Cina. In questo contesto verranno presentati lo studio della tecnica della laccatura, le scelte metodologiche d’intervento, la campagna diagnostica e le riflessioni intorno alla tipologia di restauro adottato.
Materie di studio nell'antica Cina: dai legni alle giade - Dott. Flavio Ruffinatto (Università di Padova – Dipartimento Territorio e sistemi Agro-Forestali) e Prof. Roberto Giustetto (Università di Torino – Dipartimento di Scienze della Terra). Nell’ambito di “Arte è Scienza”, il dott. Ruffinatto racconterà degli interventi di indagine diagnostica su reperti archeologici lignei risalenti all’epoca degli Han Orientali, provenienti dalla Cina nord-occidentale; il Prof. Giustetto parlerà invece dell'indagine diagnostica su manufatti di giada cinesi per il riconoscimento della pietra e per l'analisi delle tracce di lavorazione ai fini della valutazione dell'antichità. L’intervento metterà in evidenza la collaborazione fruttuosa fra lo studio dell'arte e l'investigazione scientifica.
Conservare i manufatti orientali in carta. Problematiche e metodologie di intervento sulla collezione del MAO di Torino - Soseishi S.N.C. Attraverso l’ampia tipologia di manufatti orientali presenti nella collezione del MAO si illustreranno le problematiche di conservazione ed allestimento, e le tecniche di intervento di restauro messe a punto nelle tappe precedenti l’apertura del museo e nel corso della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’ultimo decennio. La panoramica dei casi affrontati permetterà di comprendere le specificità di approccio legate alle tecniche e ad i materiali impiegati per la realizzazione dei singoli manufatti.
Il restauro dei tessuti orientali: tecniche esecutive ed esigenze conservative a confronto - Dott.ssa Cinzia Oliva. Lo studio e l’analisi dei materiali costituenti sono un momento fondamentale nella scelta delle metodologie più idonee di restauro. In particolare, le caratteristiche tecniche dei tessuti orientali, quali l'utilizzo di tessuti particolari molto trasparenti e l'impiego di filati metallici realizzati su supporti cartacei, impongono scelte metodologiche flessibili, che rispettino i materiali e ne valorizzino le peculiarità. Inoltre, la conoscenza della funzione originale del manufatto può giocare un ruolo cruciale nelle scelte espositive del museo.
Le meraviglie della miniatura islamica investigate con tecniche analitiche non invasive - Prof. Maurizio Aceto (Università degli Studi del Piemonte Orientale – Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica) e Dott. Angelo Agostino (Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Chimica). Lo studio diagnostico sulle miniature islamiche apre una porta sugli aspetti materiali di un mondo di incredibile fascino. Attraverso le indagini diagnostiche effettuate in situ con tecniche non invasive sarà delineata la tavolozza tipica dei miniatori islamici, sottolineando le differenze tra gli artisti di area Persiana e Ottomana e quelli di area Moghul. Sempre nell'ambito dell'edizione 2018 "Arte è Scienza" si racconteranno le indagini diagnostiche effettuate sulla collezione di tessuti islamici del MAO.
Massimo 80 partecipanti a sezione. Distribuzione tagliandi fino esaurimento posti a partire dalle ore 14.
Dalle ore 15 alle ore 17 Didattica porte aperte. Laboratori tematici per adulti e bambini.
Tra profumi di spezie, carte colorate, forme fantasiose e altri materiali, i Servizi Educativi invitano adulti e bambini a sperimentare le attività di laboratorio legate a temi e opere delle collezioni permanenti.
Ore 18 Viaggio in India. Drink a tema offerto dal ristorante Sibiriaki dell’Associazione Quadrilatero Romano.
Massimo 50 partecipanti. Distribuzione tagliandi fino esaurimento posti a partire dalle 18.
Ore 19 India. Dall’Uno al Molteplice passando dal 10 o dell’importanza di ‘dare i numeri’ nella cultura indiana. Conversazione danzata a cura del Prof. Alberto Pelissero e della danzatrice Antonella Usai. Avvicinarsi all’India spesso significa venire sconvolti dalla vastità del suo universo e dalla molteplicità delle sue manifestazioni. A partire dai numeri della popolazione fino a quelli che caratterizzano il suo pantheon divino, l’India non scherza! Tuttavia le Upanisad stesse sembrano suggerirci che questa immensità possa essere ridotta all’Uno. Un professore di sanscrito e una danzatrice di Bharatanatyam ci invitano ad avvicinarci a questa vastità provando a “dare un po’ i numeri” danzando e parlando delle 5 sillabe sacre a Siva, dei 10 avatara di Visnu e di come il devoto si identifichi con la coscienza divina.
Massimo 80 partecipanti. Distribuzione tagliandi fino esaurimento posti a partire dalle 18.30. Il Museo non risponde di eventuali code spontanee formatesi prima dell’orario concordato per la distribuzione dei tagliandi.
Dalle ore 18 alle ore 20 Apertura straordinaria e gratuita della Galleria dell’Asia meridionale.
La collezione di arte indiana comprende rilievi e sculture che vanno dal II sec. a.C. al XIII sec. d.C., con esempi dei periodi dell’arte Shunga, Kushana, Gupta e del Medioevo Indiano. La sezione dedicata al Gandhara ospita una serie di opere in scisto, stucco e terracotta e una parte dei fregi che decoravano il grande stupa di Butkara. La sezione del Sud-est asiatico presenta opere dell’arte thailandese, birmana e cambogiana con importanti sculture del periodo Khmer.