CONFERENZE ONLINE | Donne d’Oriente
- Event
- 16 June 2021 - 28 December 2021
In occasione del lancio del progetto "L'arte con chi ne fa parte" di Abbonamento Musei Torino Piemonte, il MAO ha proposto una serie di incontri su Zoom sul tema del femminile e sul ruolo della donna nelle culture orientali.
Tutti gli appuntamenti sono stati registrati e sono disponibili sul canale YouTube del MAO
16 giugno, ore 17.30
A cura della prof.ssa Stefania Stafutti, Università di Torino
"Le brave mogli cucinano anche senza riso". Dalla tradizione alla rivoluzione, fino alla Cina di oggi: che cosa sappiamo de "l'altra metà del cielo"
La conversazione vuole presentare i cambiamenti del ruolo femminile e della funzione della donna all’interno della società cinese, partendo dall’antichità e giungendo alla Cina contemporanea, avvalendosi anche di un apparato iconografico e di rifermenti letterari che esemplifichino aspetti salienti del percorso delle donne, sottolineando nel contempo le inevitabili contraddizioni e i problemi ancora presenti in un paese in rapidissima e tumultuosa trasformazione.
Il video della lezione è disponibile sul canale YouTube del MAO: clicca qui
14 luglio, ore 17.30
A cura della prof.ssa Alessandra Consolaro, Università di Torino
Le donne cambiano l’India
Nell’immaginario occidentale l'India rimane una realtà “altra”, “tradizionale”, essenzializzata come spirituale. Anche quando si pensa all’India come gigante economico emergente, come “la più grande democrazia del mondo”, o come superpotenza regionale, si sente parlare ben poco di donne. Quando lo si fa, è spesso per rafforzare il cliché della donna rinchiusa tra le mura domestiche, sottomessa o vittimizzata. Eppure sotto la superficie delle narrazioni principali si trovano strati infiniti di storie nelle quali le donne sono agenti di cambiamento. Partendo da una breve panoramica dell’iconografia classica della Devī/Śakti (l’energia cosmica femminile primordiale), in questo incontro si presenteranno alcune riletture contemporanee di tali rappresentazioni, con particolare attenzione alla politica e ai movimenti femministi.
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30 settembre, ore 17.30
A cura della prof.ssa Claudia Maria Tresso, Università di Torino
Con o senza il velo: prima di tutto donne
In occidente si tende a presentare – e a percepire – la complessa e variegata realtà delle donne arabe e musulmane secondo un unico cliché di soggetti deboli e sottomessi, dall’inizio della storia fino ad oggi. In questo incontro si parlerà invece di una serie di donne musulmane (soprattutto dell’area araba) che hanno avuto o hanno un ruolo attivo all’interno della società. Dalle mogli del Profeta alle teologhe femministe dei nostri giorni, dalle narratrici di fiabe alle scrittrici contemporanee, dalle valorose donne del passato alle supereroine dei fumetti d’oggi, incontreremo personaggi inediti per molti di noi, che ci aiuteranno ad avvicinarci in modo più realistico al caleidoscopico mondo dell’Islam al femminile. Un mondo dove molte donne sono attive protagoniste di un processo di emancipazione e cambiamento che non ripercorre necessariamente le stesse tappe per cui è passato l'occidente – e per conoscere il quale l'importante non è osservare il velo, ma la donna che c'è sotto.
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18 novembre, ore 17.30
A cura della prof.ssa Giacomella Orofino, Università degli Studi di Napoli L'Orientale
La visione della donna nel buddhismo tantrico indiano e tibetano
Nella storia intellettuale del buddhismo il simbolismo femminile assume un ruolo sempre più complesso. Già nella fase del buddhismo Mahāyāna e nelle correnti della “Perfezione della Sapienza” o Prajñapāramitā, che si svilupparono tra i secoli II a.C. e il IV d.C. in India, si venne a delineare il culto della grande Sapienza, o della grande Madre, considerata come un'ipostasi della stessa Prajñapāramitā. Secondo alcuni studiosi, in queste tendenze si rifletteva il culto della dea madre, proprio delle antiche società matriarcali delle popolazioni dravidiche dell'India del Sud. Ma è solo nella fase medievale del buddhismo Vajrayāna che si affermò definitivamente una visione metaforica, e poi metafisica, della donna. In questo periodo l'importanza del ruolo religioso delle figure femminili raggiunse il suo acme, in seguito a una diffusa esigenza di antinomia e di rottura con le rigide regole dell'ortodossia brahmanica, come dimostra il fatto che i riti di iniziazione ai tantra superiori prevedevano l'unione sessuale con fanciulle fuori casta. Insieme alla divinizzazione delle figure femminili, nel Vajrayāna si sviluppò una concezione positiva dell'eros, nel suo aspetto fisico di congiungimento carnale, inteso come metodo per sperimentare un diletto particolare, capace di indurre nello yogin una profonda estasi spirituale, rivelatrice della più alta verità.
In questa conversazione analizzeremo alcuni elementi del complesso fenomeno del simbolismo femminile nella letteratura tantrica buddhista indiana e tibetana.
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2 dicembre, ore 17.30
A cura della prof.ssa Daniela Moro, Università di Torino
La figura della donna in evoluzione nel Giappone tra i periodi Meiji e Taisho (1868-1926)
Come emerge chiaramente dal dipinto che ritrae una geisha in abiti tradizionali di Kaburagi Kiyotaka, in copertina sul catalogo della mostra del MAO Kakemono - Cinque secoli di pittura giapponese, nel periodo interbellico in Giappone permaneva una nostalgica idea di modello femminile remissivo, pacato e servizievole. Tuttavia negli stessi anni, ricchi di avvenimenti e cambiamenti sul piano economico, politico e sociale, altri modelli di donna si stavano imponendo tra le pagine delle riviste e sui cartelloni pubblicitari: le cosiddette “donne nuove” (atarashii onna) e le “modern girls” (moga). Questo incontro affronterà la figura della donna giapponese tra i periodi Meiji e Taisho, puntando l’attenzione sulla diversità dei modelli e dei ruoli femminili che convivevano in quel periodo e contestualizzandone lo sviluppo.
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