Conferenza: La forma “centrale”. Mengs, Mazzola e l’ethos neoclassico
- Event
- 16 April 2012 - 20 April 2012
In occasione della mostra in Wunderkammer dedicata ai disegni di Giuseppe Mazzola, la GAM propone giovedì 19 aprile alle ore 18 una conversazione di Piera Giovanna Tordella, curatrice dell’esposizione e docente di Storia del disegno e dell’incisione grafica presso l’Università di Torino.
I fogli presentati in Wunderkammer, lo spazio dedicato all’esposizione del patrimonio grafico del museo, appartengono tutti al Gabinetto Disegni e Stampe della GAM e sono rappresentativi dei filoni cui Mazzola si è dedicato nel corso della sua attività artistica: temi sacri, soggetti mitologici e letterari. Ad accomunare i quindici esemplari in mostra è la ricerca volta ad un’ideale di bellezza che trae linfa dalla tradizione classica, coniugando grazia e armonia. L’appuntamento è un’occasione per approfondire i temi chiave connessi all’esposizione e per delineare il percorso stilistico di Mazzola, dall’apprendistato romano nella bottega di Mengs al periodo torinese come pittore di corte di Vittorio Amedeo III, fino al lungo soggiorno a Milano, dove risentì della lezione di Hayez e di Appiani. Un confronto tra i fogli in mostra e le altre opere grafiche conservate alla GAM e alla Pinacoteca di Varallo chiarirà meglio il rapporto tra dimensione stilistica e tecnica. L’attenzione verrà posta infine sui nuovi supporti e le nuove sperimentazioni tecniche che tra Sette e Ottocento si riverberarono sulla pratica del disegno.
I fogli presentati in Wunderkammer, lo spazio dedicato all’esposizione del patrimonio grafico del museo, appartengono tutti al Gabinetto Disegni e Stampe della GAM e sono rappresentativi dei filoni cui Mazzola si è dedicato nel corso della sua attività artistica: temi sacri, soggetti mitologici e letterari. Ad accomunare i quindici esemplari in mostra è la ricerca volta ad un’ideale di bellezza che trae linfa dalla tradizione classica, coniugando grazia e armonia. L’appuntamento è un’occasione per approfondire i temi chiave connessi all’esposizione e per delineare il percorso stilistico di Mazzola, dall’apprendistato romano nella bottega di Mengs al periodo torinese come pittore di corte di Vittorio Amedeo III, fino al lungo soggiorno a Milano, dove risentì della lezione di Hayez e di Appiani. Un confronto tra i fogli in mostra e le altre opere grafiche conservate alla GAM e alla Pinacoteca di Varallo chiarirà meglio il rapporto tra dimensione stilistica e tecnica. L’attenzione verrà posta infine sui nuovi supporti e le nuove sperimentazioni tecniche che tra Sette e Ottocento si riverberarono sulla pratica del disegno.