L’ Archivio Fotografico dei Musei Civici di Torino nasce per volontà di Vittorio Viale, direttore dei musei stessi dal 1930 al 1965, che fin dall’inizio del suo incarico ne progetta la creazione con l’intento di documentarne il patrimonio e offrire un importante strumento di ricerca e di studio.
Oggi l’Archivio fa parte della Fondazione Torino Musei e raccoglie materiale eterogeneo: negativi e positivi fotografici su diverse tipologie di supporto come lastre in vetro, pellicola, carta in monocromia ed a colori. A partire dal 2005 le riprese fotografiche sono effettuate in digitale.
Il patrimonio ammonta a circa quattrocentomila fototipi.
L’Archivio conserva la documentazione fotografica delle collezioni di pittura, scultura, grafica, arti decorative e dei relativi restauri di proprietà dei Musei Civici ovvero Palazzo Madama –Museo Civico d’Arte Antica, MAO–Museo d’Arte Orientale e GAM–Galleria civica d’Arte Moderna e Contemporanea.
Sono custodite anche numerose immagini delle tre sedi museali, con una ricca documentazione riguardante la storia degli edifici in cui hanno luogo. È inoltre consultabile un ingente patrimonio inerente le esposizioni temporanee e gli allestimenti permanenti organizzati nei tre musei nel corso degli anni.
Una ulteriore ricca testimonianza documentaria di beni artistici, vedute della città e del Piemonte, eventi bellici, archeologia industriale e vita sociale è costituita dai fondi storici, selezionati dai direttori dei Musei Civici e accresciuti da successivi lasciti, donazioni e acquisti. Tra questi vale la pena citare quello del fotografo torinese Mario Gabinio - i cui principali soggetti sono le architetture torinesi e la montagna - e quello di Stefano Bricarelli - testimone della vicenda culturale della fotografia italiana del Novecento la cui attenzione è rivolta soprattutto al tema dell’automobilismo.
Tra i fondi grafici, si segnalano quelli relativi all’opera di Alfredo de Andrade, Alessandro Antonelli e Carlo Ceppi.
Alcune proposte dalla collezione
I Fondi storici conservati presso l’Archivio Fotografico – più di quaranta - hanno come particolarità l’eterogeneità, la ricchezza e la complessità dei materiali che li costituiscono. Ogni fondo ha delle caratteristiche ben precise, oggetto di frequenti ricerche ed approfondimenti da parte di studiosi e appassionati del settore.
Tra questi vale la pena segnalare i seguenti:
Le campagne fotografiche della mostre in corso e gli eventi
Scopri le mostre in corso nelle sedi di Fondazione Torino Musei, per ogni mostra viene organizzata uan campagna fotografica di documentazione che viene conferita nelle collezioni dell'archivio.
La sezione comprende inoltre gli eventi dedicati all'Archivio Fotografico.
Gli eventi dell'Archivio
Open Day dell’Archivio Fotografico per Archivissima
In occasione di Archivissima 2024, l'Archivio Fotografico di Fondazione Torino Musei apre le sue porte per una giornata a libero accesso.
Informazioni e contatti
L’Archivio Fotografico si trova presso la sede della GAM–Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, in via Magenta 31 ed è aperto dal lunedì al venerdì.
Per consultare il patrimonio iconografico (riproduzioni o, su specifica richiesta, gli originali) l’Archivio accoglie gli studiosi su appuntamento da concordare in base alle indicazioni che seguono.
Vendita di immagini delle opere appartenenti alle collezioni per pubblicazioni e altre finalità commerciali
Barbara Nepote
Tel. 0114429554 | E-mail barbara.nepote@fondazionetorinomusei.it
Consultazione e richiesta di immagini a scopo di studio
Assunta Caruso
Tel. 0114429558 | E-mail assunta.caruso@fondazionetorinomusei.it
Collezioni grafiche GAM, Fondi FIF
Elèna Dolino
Tel. 0114429557 | E-mail elena.dolino@fondazionetorinomusei.it
Arte moderna, Fondo Bricarelli
Mery Granata
Tel. 0114429556 | E-mail mery.granata@fondazionetorinomusei.it
Arte antica, arte orientale, allestimenti, fondi storici, Borgo medievale
Barbara Nepote
Tel. 0114429554 | E-mail barbara.nepote@fondazionetorinomusei.it
Fondo Gabinio
Scarica e compila i moduli di richiesta per le pubblicazioni e per motivi di studio e il regolamento